Antonella Lia
Inferni familiari
Storie bizzarre di “bolge” domestiche
Mal d’amore, rabbia, narcisismo e potere
Collana Nuovo Ateneo / Psiche e società
ISBN: 978-88-6915-030-2
Prima edizione febbraio 2016
€ 21,00
Quarta
Inferni familiari demolisce la retorica della famiglia, propone un modo sano di intendere la vita, evidenzia l’origine dei problemi emotivi, orienta le persone tra gli inferni in cui vivono.
Perché inferno? Talora la famiglia soffoca la gioia di vivere: scambia la spontaneità per cattiva educazione o impone l’amore come dovere, trasformando la vita in una catena di sacrifici. E tiene più al potere, al prestigio e all’apparente rispettabilità che alla felicità.
Il libro indaga i disturbi emotivi (quelli alimentari e quelli narcisistici, la violenza di genere, lo stalking, la dipendenza affettiva e il disamore) all’interno di vere e proprie bolge infernali ambientate in famiglie come le nostre.
Dall’inferno esce chi apprezza la vita, rifugge dal potere, insegna ai bambini il rispetto per le regole con l’esempio e non con i sensi di colpa. O chi cura gli anziani per affetto, non per timore di critiche e ricatti.
L’amore nasce dal piacere, mai dal dovere.
Antonella Lia — psicologa, sociologa, docente, blogger, autrice di Abitare la menzogna (Stampa Alternativa) e di ricerche presso l’Università Federico II per la lotta alla camorra — svolge la professione di psicoterapeuta a Napoli.
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Nulla die è distribuita in tutta Italia e nel Canton Ticino.
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Loredana De Vita
Alla scoperta dell’invisibile
adolescenti alla ricerca di sé
ISBN: 9788869150210
Nuovo ateneo € 16,00 pp 152
Quarta
Questo saggio indaga con una prospettiva del tutto nuova un tema che da sempre appassiona e divide generazioni di pensatori e studiosi. È di grande attualità per tutti, proprio mentre è in corso la riscrittura dei rapporti fra le nuove e le vecchie generazioni.
Ne emerge rivisitata la funzione dell’edu-care e dell’educazione, pensata non più come un’azione unidirezionale che procede dagli adulti ai minori e neanche come un’ovvia interazione fra i due attori del processo educativo.
La cifra, l’intuizione da cui l’autrice muove, è una inconsueta “etimologia” di educare, nella quale la centralità dell’azione diviene il “to care”, il prendersi cura, l’un l’altro in un rinnovato tacito patto fra generazioni.
Loredana De Vita, scrittrice, sceneggiatrice e regista teatrale, insegna inglese in un liceo di Napoli. Tra le sue pubblicazioni, per i tipi di Armando editore, Giochiamo che ero… Conversazione con chi ama la scuola (2009), Genitori senza controllo (2010), Altro non siamo che voce (2011) e per Nulla Die, Donna a metà (2014) e Oltre lo specchio (2014).
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