Matteo Tamai, classe 1991, dopo essersi diplomato in ragioneria (ramo comunicazione e marketing) a San Donà di Piave (VE), si avvia pian piano a riconoscere la propria omosessualità: la accetta totalmente solo a 26 anni.
Dopo quel momento così importante, non abbandona la vita in parrocchia (dal 2013 è l’addetto al foglietto parrocchiale e dal 2016 gestisce il calendario dei lettori della liturgia), sebbene i tanti controsensi negli atteggiamenti della Chiesa verso la comunità LGBT. Condotte che inizialmente mettono in crisi la sua fede e che lo fanno interrogare sul senso di andare a Messa, poiché le persone LGBT non vengono accolte appieno per come sono. Si accende così la forte voglia di fare verità nell’ambiente cattolico. Ed è proprio da tale desiderio che nasce questo libro: una serie di testimonianze e di storie LGBT cristiane che stravolgono la diffusa percezione di “normalità”.
Oltre alla vita parrocchiale, dal 2018 Matteo svolge volontariato per Arcigay in attività di informazione, sensibilizzazione e screening per HIV e altre MST (malattie sessualmente trasmissibili), e frequenta il gruppo Emmanuele (persone omosessuali credenti) di Padova.