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Vincenzo Borruso – Medicina, salute e volontariato – Digital Book
0Salute, medicina, volontariato e impegno civile sono i temi che il libro inquadra e percorre: dall’esperienza con Danilo Dolci in Sicilia alla militanza politico-professionale per l’educazione sanitaria e demografica.
Vincenzo Borruso è medico, pubblicista, già dirigente medico nell’amministrazione dell’Assessorato alla Salute della Regione siciliana, operatore volontario nel campo dell’educazione demografica e dell’assistenza agli anziani.
Fra le sue pubblicazioni:
Pratiche abortive e controllo delle nascite in Sicilia, Libri Siciliani, 1966;
Abortire in Italia, ila Palma, 1982;
Il consultorio nella realtà siciliana, ILA Palma, 1984;
La formazione difficile, ILA Palma, 1985;
Vite difficili, ILA Palma, 1994;
La magare “muradas”, ILA Palma, 1995;
La malattia fra inganni e illusioni, Sellerio, 2001;
Il sesso disabile, ILA Palma, 2002;
Alle radici della 194/78, ILA Palma, 2006;
Alimentazione e tradizioni popolari in Sicilia, ILA Palma, 2006;
La donna sorvegliata e punita, ILA Palma, 2011;
La dieta mediterranea, Navarra, 2013;
Fecondazione assistita, Navarra, 2015.
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Vincenzo Fiore – Emil Cioran
0«Sovversivo è solo quello spirito che mette in dubbio l’obbligo di esistere; tutti gli altri, anarchico in testa, scendono a patti con l’autorità costituita» (Il funesto demiurgo).
Nato nel 1911 in un villaggio sperduto fra i Carpazi, Emil Cioran già dal suo esordio letterario con Al culmine della disperazione dichiara di aver chiuso i conti con la «filosofia ufficiale». Il pensatore romeno non elaborerà mai una nuova dottrina o una visione del mondo, e rivendicherà per tutta la vita la sua «inutilizzabilità». Una strage delle illusioni e uno smascheramento senza pari nella storia delle idee, volti all’eliminazione del profeta che si nasconde in ogni uomo. Pertanto, la filosofia di Cioran non sarà altro che un esercizio di de-fascinazione e la scrittura si rivelerà una terapia volta a sopportare l’esistenza, nel vano tentativo di riscattare la dolcezza anteriore alla nascita. Il testo ripercorre e analizza lo stretto rapporto fra biografia e pensiero in Cioran, soffermandosi sui temi teoretici del me phynai, di Dio e del suicidio. In appendice: una lettera inedita del filosofo, un articolo della giornalista Carol Prunhuber, e alcuni ritratti fotografici di Vasco Szinetar.
Vincenzo Fiore (Solofra, 1993) si è laureato e specializzato in Filosofia presso l’Università degli studi di Salerno, è membro del Progetto di ricerca internazionale dedicato a Emil Cioran. Si è occupato delle interpretazioni totalitarie di Platone pubblicando il saggio Platone totalitario (Historica, 2017). Scrive per le pagine culturali de Il Quotidiano del Sud e de Il Corriere dell’Irpinia e collabora con diverse riviste. Con Nulla Die ha già pubblicato il romanzo Nessun titolo (2016) ed è in corso di ripubblicazione il suo esordio letterario Io non mi vendo.
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Vincenzo Fiore – Nessun titolo
0«Se Dio mi avesse mostrato il futuro venti anni fa, lo avrei deriso e lo avrei sbeffeggiato come si fa con un bambino bugiardo».
Non si riconosce più il dr De Tommasi, si vede gettato in una vita che non gli appartiene. Smarritosi dinanzi all’irrimediabilità del divenire, costantemente rivolto con lo sguardo verso un passato ormai inafferrabile, sente il senso di colpa che gli si stringe come un cappio intorno al collo. Emanuele, uno sconosciuto, irrompe apparentemente per caso nella vita di De Tommasi stravolgendo il corso degli eventi. Chi è davvero Emanuele? Che cosa tormenta De Tommasi? L’incertezza è una voragine sulla quale si muovono i personaggi di questo romanzo, ambientato nella nostra instabile contemporaneità, epoca del tramonto dell’uomo.
Vincenzo Fiore si è laureato in Filosofia presso l’Università di Salerno, dove prosegue i suoi studi. Ha esordito a vent’anni con il romanzo Io non mi vendo (2013). Ha pubblicato nel 2014 il racconto Esilio metafisico prima sul quotidiano Il Mattino e successivamente nella raccolta Cairano. Relazioni felicitanti.
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Vincenzo Fiore – Voci dal XXI secolo. Scienziati, filosofi e poeti rispondono a domande sul nostro tempo
0L’intervista è il metodo più antico d’indagine, un metodo che comunica per concetti. Quale valore si può attribuire nel tempo dell’immagine all’intervista? Sicuramente quello di fermare l’immagine, renderla chiara e comprensibile. È proprio questo il lavoro che Vincenzo Fiore fa attraverso le sue interviste alle eminenti voci del nostro tempo. In una società dove tutto è in movimento, Fiore come un attento artista del puntinismo, accostando punti di vista diversi, costruisce una chiara e nitida figura del nostro tempo.
Vincenzo Fiore scrive per le pagine culturali del The Post Internazionale e del Quotidiano del Sud e collabora con diverse riviste.
Fra i maggiori esperti di Emil Cioran, Fiore ha scritto la prima biografia integrale in lingua italiana dedicata al pensatore romeno Emil Cioran. La filosofia come de-fascinazione e la scrittura come terapia (Nulla Die, 2018). Su Cioran ha scritto anche numerosi saggi, articoli e ha tradotto diverse lettere e interviste molte delle quali pubblicate in Ultimatum all’esistenza (La Scuola di Pitagora, 2020). Per Nulla Die ha pubblicato anche il romanzo Nessun titolo (2016).
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Vincenzo Fiore – Voci dal XXI secolo. Scienziati, filosofi e poeti rispondono a domande sul nostro tempo – Digital Book
0L’intervista è il metodo più antico d’indagine, un metodo che comunica per concetti. Quale valore si può attribuire nel tempo dell’immagine all’intervista? Sicuramente quello di fermare l’immagine, renderla chiara e comprensibile. È proprio questo il lavoro che Vincenzo Fiore fa attraverso le sue interviste alle eminenti voci del nostro tempo. In una società dove tutto è in movimento, Fiore come un attento artista del puntinismo, accostando punti di vista diversi, costruisce una chiara e nitida figura del nostro tempo.
Vincenzo Fiore scrive per le pagine culturali del The Post Internazionale e del Quotidiano del Sud e collabora con diverse riviste.
Fra i maggiori esperti di Emil Cioran, Fiore ha scritto la prima biografia integrale in lingua italiana dedicata al pensatore romeno Emil Cioran. La filosofia come de-fascinazione e la scrittura come terapia (Nulla Die, 2018). Su Cioran ha scritto anche numerosi saggi, articoli e ha tradotto diverse lettere e interviste molte delle quali pubblicate in Ultimatum all’esistenza (La Scuola di Pitagora, 2020). Per Nulla Die ha pubblicato anche il romanzo Nessun titolo (2016).
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Vito Flavio Valletta – Il manicomio di Malta
0Un anno fa sono scomparse due persone: Andrew Robinson e Benjamin Smith. Nessuno sa dove siano. Nessuno sembra dar peso alla loro scomparsa.
L’agente speciale Harry White ha deciso di cercarli. Ma ora vorrebbe non averlo mai fatto.
Vito Flavio Valletta nasce a Capua (CE) nel 1991. Laureato in Biotecnologie e specializzando in Biologia presso l’Università degli Studi Federico II di Napoli, è appassionato di teatro e recitazione.
Il Manicomio di Malta è il suo romanzo di esordio.
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Vittorio Correale – 97 storie. Vere, possibili o altamente improbabili
0Un variegato mosaico di incontri e ritratti che privilegia le note surreali in una dimensione poetica e visionaria. Un universo affollato di personaggi ordinari o sopra le righe, immortalati nel dipanarsi delle emozioni lungo le traiettorie imprevedibili della vita. Le vicende dei sentimenti raccontate in una sorta di tragicomica Spoon River dei vivi, dai mille volti e dalle mille voci, in una originale antologia degli stati d’animo, che sa anche affondare nella carne delle passioni.
97 Storie è un sincero atto di amore e devozione per le parole – esplorate anche nel loro valore architettonico e musicale – che ha sempre per protagonista l’intensità.
Vittorio Correale è un manager bancario che si occupa da molti anni di marketing e comunicazione. Ha coordinato campagne pubblicitarie di grande notorietà, conseguendo numerosi riconoscimenti. È autore di varie sillogi di poesie e nel 2017 si è aggiudicato il Premio letterario internazionale “Salvatore Quasimodo”. Per Nulla Die ha recentemente pubblicato la raccolta Vite in transito. Da tempo ha sviluppato una grande passione per le forme narrative brevi (short stories, mini-romanzi, frammenti).
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Vittorio Correale – Vite in transito
0Un viaggio “modulare” alla scoperta di piccoli e grandi universi interiori, esplorati alla luce delle parole in una dimensione poetica e visionaria, giocata di preferenza su toni surreali. Profili, traiettorie, destini, le vicende dei sentimenti e degli stati d’animo, le meraviglie, l’assoluto, ma anche il dolore e gli abissi, raccontati con gli occhi dello stupore e della curiosità. L’ambizione di narrare lo spettacolo della vita nelle sue diverse cromie, nei percorsi imprevedibili e negli incontri, che costellano anche le esistenze apparentemente più ordinarie, per modificarne la sorte.
Vittorio Correale è un manager bancario che si occupa da molti anni di marketing e comunicazione. Ha coordinato campagne pubblicitarie di grande notorietà, conseguendo numerosi riconoscimenti. Ha pubblicato varie sillogi di poesie e nel 2017 si è aggiudicato il Premio letterario internazionale “Salvatore Quasimodo” . Da tempo ha affiancato all’interesse per la poesia una passione per altre forme letterarie brevi (frammenti, short stories, micro-romanzi).
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Vittorio Malfa Amarante – Sia la luce
0«Sia fatta la luce»; se la luce non fosse stata fatta, se tutte le creature intelligenti della tua celeste città non si fossero, nell’obbedienza, strette a Te, per aver pace nel tuo Spirito che si libra immutabile su ogni mutabile, se non fosse stato così, lo stesso «cielo del cielo» non sarebbe se non un abisso di tenebre: ora invece è «luce nel Signore».
Sant’Agostino, Confessioni
Vittorio Malfa Amarante nasce a Mogadiscio da padre siciliano e da madre veneta. Conseguita la laurea in Lettere Classiche, ha insegnato latino e greco nei licei e patrologia presso l’istituto superiore di scienze religiose di Piazza Armerina. Alla sua quarta esperienza narrativa, vanta una quarantina di pubblicazioni tra storia dell’arte, antropologia, letteratura greca e teatro.
Lo spettacolo tratto dal suo Volusiano è stato interpretato da Ugo Pagliai.
I suoi lavori hanno sempre avuto il privilegio di prefazioni firmate da illustri intellettuali italiani (Primo Levi, Matteo Collura, l’antropologo Antonino Buttitta, il glottologo Salvatore Carmelo Trovato).
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Viviana Bertoldo – Il sapore dell’uvetta
0Le persone prive d’un briciolo di consapevolezza dolorosa dicono che con il tempo ogni strappo è destinato ad aggiustarsi.Ma, ammesso che si possa rimarginare la memoria di una ferita, i lembi dell’anima non andranno più a coincidere perfettamente come prima. Mai più.Carla, dopo la separazione dal marito, si è chiusa in se stessa, ha innalzato un muro di vetro tra sé e la vita. Il suo ultimo incontro con lui, colpito da un male incurabile, è marchiato dalla frustrazione e da una promessa strappata al rancore… Il sapore dell’uvetta racconta le ferite che ognuno porta sempre con sé, fossili segregati dentro a prigioni di pietra. Ma è anche la storia di un viaggio dell’anima alla ricerca dell’altro, di un’esistenza condivisa della quale l’amore non è che la chiave di lettura capace di abbattere ogni difesa, di sgretolare i macigni dell’orgoglio e dell’indifferenza, delle parole non dette e dei gesti mai fatti. Viviana Bertoldo vive a Malo (Vi), dove è nata nel 1982. Ha pubblicato il saggio filologico Carteggio Fogazzaro-Moschini presso l’Accademia Olimpica di Vicenza. Questo è il suo primo romanzo.
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Renato Modica – I reclusi di Via Cimabue
0Troppe riforme della scuola Superiore negli ultimi quarant’anni. Sanatorie per i precari, modifiche continue degli esami di maturità e variazioni sul tema della didattica. La pandemia da Covid 19 ha inasprito il carico di incombenze burocratiche e gli insegnanti, nel frattempo, sono divenuti sempre più anziani e costretti a sperare di potersi pensionare con qualsiasi modalità che li faccia sfuggire dal «traguardo» dei 67 anni. Il rapporto sempre più conflittuale fra insegnanti e alunni, fra insegnanti e genitori, l’Autonomia, l’Alternanza scuola-lavoro, la carriera, gli esami di Stato sono qui rappresentati con scanzonata ironia.
Qua e là fra le righe suggerimenti e proposte per una scuola scevra da continue riforme, fondata su una migliore selezione dei docenti e su edifici scolastici in piena efficienza e sicuri.
Renato Modica è entrato nell’istituzione scolastica con un raro concorso ordinario e ha insegnato nella scuola superiore per 33 anni. Ora è in pensione grazie a «quota cento», ma nella vita avrebbe voluto fare tutt’altro.
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Renato Modica – I reclusi di Via Cimabue – Digital Book
0Troppe riforme della scuola Superiore negli ultimi quarant’anni. Sanatorie per i precari, modifiche continue degli esami di maturità e variazioni sul tema della didattica. La pandemia da Covid 19 ha inasprito il carico di incombenze burocratiche e gli insegnanti, nel frattempo, sono divenuti sempre più anziani e costretti a sperare di potersi pensionare con qualsiasi modalità che li faccia sfuggire dal «traguardo» dei 67 anni. Il rapporto sempre più conflittuale fra insegnanti e alunni, fra insegnanti e genitori, l’Autonomia, l’Alternanza scuola-lavoro, la carriera, gli esami di Stato sono qui rappresentati con scanzonata ironia.
Qua e là fra le righe suggerimenti e proposte per una scuola scevra da continue riforme, fondata su una migliore selezione dei docenti e su edifici scolastici in piena efficienza e sicuri.
Renato Modica è entrato nell’istituzione scolastica con un raro concorso ordinario e ha insegnato nella scuola superiore per 33 anni. Ora è in pensione grazie a «quota cento», ma nella vita avrebbe voluto fare tutt’altro.