Francesco Randazzo su “L’Impavida eroina eccetera”

Mauro Mirci, L'impavida eroinaSe fosse belga di lingua francese, puttaniere e giramondo, sarebbe Simenon. C’è quella stessa scrittura apparentemente lieve e disinteressata, scevra da compiacimenti, lo stesso occhio sulla vita e sulle persone, le loro storie minime, personali, intime che divengono grandi storie, assumono il respiro grande della narrazione, catturano il lettore e aprono sguardi profondi sull’umanità.

Le storie di questo libro, “L’impavida eroina, eccetera…”, edito da Nulla die, sono così, ma sono scritte da Mauro Mirci, scrittore siciliano di lingua italiana, felicemente out dal giro dei TQ, che dalla sua posizione appartata ma attivissima nell’umbilicus Siciliae, ha il pregio di essere un narratore dalla penna agile e incisiva, ma ha anche tutte le difficoltà di chi è bravo e basta, nel pantano editoriale e dei vari circoli di autori rampanti o d’antan di questo Bel Paese stantio, che ormai “fete” più di un formaggio.

È grazie ad una piccola ma motivatissima casa editrice, Nulladie (nasce dal web con gli ebook e approda sulla carta), che possiamo gustarci i racconti del nostro, nell’augurio che presto venga alla luce un romanzo di questo autore, il quale già adesso, in queste storie brevi che scorrono lievi e meravigliano per tanta pulizia e incisività, lascia presagire un respiro e una maestria, tanto umile, quanto grande.

Da leggere, assolutamente. Cercatelo, compratelo e smettete di dire che il vostro libraio non ce l’ha. Su internet, oltre a cazzeggiare e spiare cosa fanno gli amici su facebook, si possono fare un sacco di belle cose, tipo comprare libri. Francesco Randazzo

[su Mirkal, il blog di Francesco Randazzo, scrittore, poeta e regista teatrale]