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Maria Francesca Gasparro – Il buio ha una finestra sul mare
0Il buio ha una finestra sul mare è un breve, ma intenso, viaggio nei meandri dell’animo umano, nei tormenti e nelle paure che lo atterriscono, negli indefiniti quesiti che sanno oscurarlo, nei concetti astrusi e sovente abusati che definiscono la permanenza dell’uomo nella dimensione terrena. Il buio nasce dalle continue e sfiancanti contraddizioni che imperlano l’anima: offusca la vista, pervade la sua residuale e labile visuale di dolore e scoramento, ma è la più preziosa occasione di rinascita che l’esistenza possa portare in dono. Il buio ha una finestrella a strapiombo sul mare. Lasciatevi prima inghiottire, senza timore alcuno, ma poi spalancate quella finestra, respirate l’aria salata. Riemergerete smarriti, ebbri di scetticismo, affamati ma incredibilmente corroborati.
Maria Francesca Gasparro (Vibo Valentia, 1992) è laureata in Economia aziendale ed è, attualmente, una laureanda magistrale in Management e Finanza. Ama la poesia (prende parte a numerosi concorsi letterari) e il diritto: con la penna stretta fra le dita scrive, e si nutre, di entrambi.
C’è poesia dappertutto.
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Maria Letizia Del Zompo – Rubo parole al cielo.
0«Non importa se ti hanno ferito, maltrattato, se hanno abusato di te, se hanno tradito la tua fiducia. Ostinati, comunque, a voler bene alla vita, a dare alla gioia spazio e al dolore speranza.
La vera felicità conosce giornate di sole e notti di vento, nasce dall’incontro con se stessi e l’altro, dalla consapevolezza della precarietà della vita e dall’accettare il miracolo dell’amore.
L’amore, in tutta la gamma dei suoi colori, è un atto rivoluzionario.»
Un libro che ci prende per mano attraverso gli arcipelaghi delle emozioni.
Maria Letizia Del Zompo è nata a San Benedetto del Tronto. Laureata in Medicina e Chirurgia, ha svolto la sua attività di Pediatra all’estero, dedicandosi anche alla medicina psicosomatica e orientale. Rientrata in Italia, decide di dedicarsi interamente alla passione della sua vita: la scrittura. Per Nulla die ha già pubblicato la raccolta Passi. Versi di un incontro (2017). Altri progetti sono già in cantiere. È presente su Twitter @labelmondo, Instagram e Facebook con la pagina A piene mani.
Il suo sito internet è www.marialetiziadelzompo.com.
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Maria Piera Lo Prete – Passo di donna
0La violenza di genere sembra emergere con prepotente oscenità e con dinamiche sempre uguali. Questa raccolta poetica non vuole essere una forma di commemorazione delle vittime, né puntare il dito contro un astratto carnefice, bensì porre la questione del perché accade.
Maria Piera Lo Prete (Taranto) è laureata in Storia e Filosofia presso l’Università Aldo Moro di Bari. Ha insegnato e collaborato con case editrici. Solo di recente ha deciso di rendere pubbliche le sue numerose raccolte poetiche. Ha pubblicato Naufragio (2016), Al sole d’agosto (2020), Doppio passo (2021), La libertà può volare (2022).
Sue poesie sono state inserite in antologie ed enciclopedie di autori contemporanei.
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Mark Bedin – Reportage clinici
0L’incoativo vis a vis ocra fumé
de gli inquirenti incaricati all’osservazione
del feretro è un marcito intingolo
sui generis.
Il qui pro quo del concilio Sgian dubh
al reggicalze delle iridi, vis a vis, prese sembianza
di inapparente sprezzatura: guardinghi,
siamo l’osservato e gli osservatori sebbene
v’è tanto di spallucce a rilevarlo.
Mark Bedin nasce a Vicenza il 5 marzo 1997. Svolge l’attività di operaio in un’acciaieria. Il fallout degli dèi per RPlibri è stata la sua opera d’esordio.
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Massimiliano Lopresti – Scolastica
0C’è una terra
dove l’eroe può essere un colluso
e gli ulivi tagliati non sono tagliati
le auto bruciate non sono bruciate
In questa terra
i segnali stradali
sono conficcati nell’asfalto bucato
e i cani randagi vagano dopo i muretti
Massimiliano Lopresti è nato a Vibo Valentia nel 1971. Si è laureato in Lettere moderne all’Università di Messina. Ha lavorato come catalogatore di libri in un monastero certosino e, dal 1998, insegna nella scuola pubblica.
Ha pubblicato due raccolte di poesie (Piccola raccolta certosina, Centro studi Tindari, 2010; Viver isolati, Controluna, 2022) e un romanzo introspettivo (Io, Ariel, Titani, 2022).
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Massimo Triolo – Due ali di fiamma
0Due ali di fiamma è la sintesi di anni di cimento poetico e la summa della raffinata cifra stilistica e contenutistica dell’autore. Una silloge vivida e icastica, in bilico tra deriva e riscatto.
Massimo Triolo nasce ad Arezzo il 18/08/1977. Pubblica: Due chiacchiere con il diavolo, Zona; In ritardo sulla scena, Akkuaria; Acini di sangue, Ensemble; Occhio e assenza, Raffaelli; Trilogia dell’estasi, Transeuropa (scritto a quattro mani con G. Tocci). Vince il premio Officina Letteraria di Ensemble editore. È primo al Concorso nazionale Insanamente organizzato dalle AUSL nazionali e da Raffaelli editore. Sono uscite, nel prestigioso Almanacco della poesia e dei poeti contemporanei di Raffaelli, sue liriche inedite. Col testo teatrale Il conflitto ha menzione speciale nel premio indetto dalla rivista Sipario. Collabora a Teatro contemporaneo e Cinema e col Corriere dello spettacolo. Ha curato traduzioni dal rumeno di liriche di Stefan Mocanu, di cui è edita da Transeuropa la raccolta Ossa di luce. Sono comparsi su Il manifesto e su Il Giornale, articoli a lui dedicati. La Battana ha pubblicato sue poesie e racconti.
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Massimo Triolo – Le forme del visibile
0La poesia di Massimo Triolo si fa qui lucidissima e fortemente evocatrice, vessillifera di luce anche quando l’ombra sembra prevalere su tutto.
Il titolo rimanda a una cristallina forma di evidenza non conseguita attraverso lo scavo e l’interiorizzazione, ma figlia di uno spontaneismo creativo che la riconduce all’urgenza concreta di più di una vita, ovvero di tutte le vite che l’autore chiama a testimonianza per descriversi narrandole.
Lo stile ha ritmi impeccabili e l’essenziale non è mai stato tanto ricco e conchiuso.
Massimo Triolo nasce ad Arezzo il 18/08/1977. Pubblica le sillogi poetiche: Due chiacchiere con il diavolo, Zona; In ritardo sulla scena, Akkuaria; Acini di sangue, Ensemble; Occhio e assenza, Raffaelli; Trilogia dell’estasi, Transeuropa (scritto a quattro mani con G. Tocci); Due ali di fiamma, Nulla Die. Sono di recente uscita un suo romanzo dal titolo Innocenza e altre deviazioni, Nulla Die; e la raccolta di racconti Raso rosso, Eretica.
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Massimo Triolo – Luce della mia tenebra
0Una vicenda a forma mandalica che attraverso le esperienze del protagonista e i suoi ricordi compromessi conduce in una realtà crepuscolare e enigmatica. Anna, misteriosa ragazza conosciuta da Andrea, così pare, nell’arco di un solo giorno, è per questi guida e luce incerta di ricerche ossessive mosse da motivi esistenziali e dal fervente desiderio di rivederla, in un viaggio doppio: fattuale e simbolico (attraverso la conquista di una nuova consapevolezza di sé). Il romanzo forma una dilogia con Innocenza e altre deviazioni; ma nonostante un ideale contrappunto di dettagli e simboli, essi sono due diverse declinazioni di percorsi di deriva: una in Italia, l’altra negli Stati Uniti, una dal finale lene, l’altra drammatico.
Massimo Triolo (Arezzo, 18/08/1977) pubblica le sillogi poetiche: Due chiacchiere con il diavolo, Zona, 2005; In ritardo sulla scena, Akkuaria, 2012; Acini di sangue, Ensemble, 2017; Occhio e assenza, Raffaelli, 2018; Trilogia dell’estasi, Transeuropa, 2019; Due ali di fiamma, Le forme del visibile, Nulla Die, 2020. Sono dello stesso anno il romanzo Innocenza e altre deviazioni, Nulla Die; e i racconti Raso rosso, Eretica.
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Mathias Pds – Sulla bocca di nessuno
0Ho trascorso dieci anni della mia esistenza a divulgare poesia tra i muri delle città. Pitturare lo spazio urbano a disposizione è diventata una pratica alquanto diffusa al giorno d’oggi. L’idea è la stessa che spinge i writers e gli artisti di strada a mobilitarsi, ovvero emancipare la creatività rendendo fruibile, tra le vie, il risultato del proprio estro. Ho trascorso dieci anni della mia esistenza così, cercando di non prestare orecchio a quella flebile voce che durante l’arco degli ultimi anni mi ha permesso di comprendere, con maggiore lucidità, ciò che desideravo davvero, ovvero scrivere (e non necessariamente sulle superfici verticali della città). Ho riscoperto dunque il fascino della carta, e l’arte di saper brandire, con orgoglio, la penna dello scrittore.
Mathias PdS, classe 1990, è un poeta di strada italiano. Nel 2012, insieme a Ivan Tresoldi e ad altre realtà collegate al mondo dell’arte di strada, fonda a Milano il movimento di poesie di strada. Il fine è quello di promuovere la poesia scrivendola sui muri, riportandola tra la gente.
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Matteo Canevari – Era il nostro tempo. Poesie diverse
0Se è indubbiamente vero, come ci ricorda Giovan Battista Marino, che «musica e poesia son due sorelle», qualche ragionevole dubbio ha diritto di sussistere sulla sorellanza di filosofia e poesia. Ma è anche vero che poesia e filosofia possono convivere, e “armonizzarsi”, in una sola voce. Questa cospicua silloge di Matteo Canevari (filosofo-poeta o poeta-filosofo?) è testimonianza vibrante e persuasiva dello stretto legame esistente tra riflessione filosofica e straniamento poetico. Lo stesso soggetto, pensante e senziente, che “riflette” su verità universali o problemi metafisici, si “perde” in un «divagare sonnambulo» e «s’abbandona all’aura vaga».
C’è in questo complesso e variegato canzoniere anche una forte componente etica. Alla consapevolezza della «fragilità labile che non resta» della condizione umana, della «tristezza, fallacia e discordia, dei dolori tutti speciali che s’adunano per noi» si contrappone la disperata esigenza che la vita sia «una e sola e vera», e soprattutto «che sia giusta».
Matteo Canevari è docente a contratto di Antropologia culturale all’Università degli Studi di Pavia e vicepresidente del Gruppo di ricerca filosofica Chora.
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Maurizio Nascimbene – Offerte del fuoco
0Offerte del fuoco è una poesia, a tratti metafisica, di rivolta e di opposti: c’è l’ombra e la luce; la guerra e la pace; l’odio e l’amore; il grigio cittadino e i colori della natura; la morte e la voglia di vivere; un mondo sporco e corrotto dal quale però emergono spiragli di bellezza e di speranza; la filosofia e la più terrena quotidianità; la divinità e l’uomo. Ed è lui il solo vero attore su questo palcoscenico: artefice del proprio destino, posto di fronte a un bivio (palingenesi o rovina), raccoglie i frutti di ciò che ha seminato nella sua millenaria esistenza (come fossero idee platoniche; archetipi kantiani) e li soppesa scegliendo quelli da sacrificare a Dio affinché, con il suo aiuto, possa imboccare la strada in grado di dargli un domani. Ben presto, però, si accorgerà che è qui su questa Terra la sola risposta che cerca.
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Mauro Lamantia – Formulario
0Formulario è il tentativo di trovare un sistema, un teorema, una preghiera, una formula appunto, per affrontare mancanze, domande e desideri. Tra bagliori e stagnazioni, il percorso che compie l’autore, in questa sua prima raccolta, trova nei luoghi e nella lingua la possibilità di raccontare le contraddizioni. La poesia diventa, così, il viatico per permettere all’io di fiorire.
Mauro Lamantia nasce a Palermo, ma cresce a Enna, nel centro della Sicilia. Si diploma come attore alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano e lavora fra teatro e cinema (è protagonista in Notti Magiche di Paolo Virzì). Scrive versi fin dall’adolescenza.