• Copertina del libro  di  Mauro Lamantia -  Edizione Nulla Die

    Mauro Lamantia – Formulario – Digital Book

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    Formulario è il tentativo di trovare un sistema, un teorema, una preghiera, una formula appunto, per affrontare mancanze, domande e desideri. Tra bagliori e stagnazioni, il percorso che compie l’autore, in questa sua prima raccolta, trova nei luoghi e nella lingua la possibilità di raccontare le contraddizioni. La poesia diventa, così, il viatico per permettere all’io di fiorire.

    Mauro Lamantia nasce a Palermo, ma cresce a Enna, nel centro della Sicilia. Si diploma come attore alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano e lavora fra teatro e cinema (è protagonista in Notti Magiche di Paolo Virzì). Scrive versi fin dall’adolescenza.

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  • Copertina del libro  di  Michele Ambrosini -  Edizione Nulla Die

    Michele Ambrosini – Viaggi, amori e qualche birra di troppo

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    Nonostante le dimensioni ridotte, questa raccolta è frutto di una gestazione piuttosto lunga, maturata nel corso dei vent’anni dell’autore. Il risultato è una sorta di diario di bordo di un viaggio che lo porta dalla periferia milanese al quartiere parigino di Montmartre. Un percorso segnato dalla dicotomia tra il desiderio costante di viaggiare e il bisogno di trovare un rifugio sicuro e creare legami duraturi.

    Il desiderio d’evasione, la scoperta di luoghi e sensazioni e la ricerca della stabilità: temi in cui si possono riconoscere molte persone che hanno attraversato i vent’anni, a patto di aver cercato di viverli pienamente.

     

    Michele Ambrosini, nato e cresciuto a Milano, inizia ad amare la poesia da adolescente, grazie a Les Fleurs du Mal di Baudelaire. La poesia, insieme ai viaggi, diventa il filo conduttore della sua vita. Durante gli studi e dopo aver conseguito una laurea in Lingue e Letterature Straniere con una tesi su Rimbaud, continua a fare i lavori più disparati e a viaggiare, prima di mettere radici a Parigi, nel quartiere di Montmartre. Questa è la sua opera di esordio.

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  • Copertina del libro  di  Michele Tarzia -  Edizione Nulla Die

    Michele Tarzia – Foglia d’ombra

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    oglia d’ombra è un’elegia alla natura. Un poema in versi e prosa che decanta, in chiave contemporanea, la bellezza del creato. Un romantico – seppur critico – dialogo con madre Terra, attraverso cui emergono i lati più nefasti del suo rapporto con l’uomo. Un poema – questo – che si può descrivere con il termine tedesco Waldeinsamkeit, ovvero: perdersi da soli nella natura e creare una connessione con essa, contemplandola.

     

    Michele Tarzia è nato a Vibo Valentia nel 1985. Si occupa di cinema e parole. Filmmaker attivo sin dal 2010, i suoi film sono stati presentati in molti festival di cinema. Nel 2019 esce il suo primo libro di poesie Elogio alla solitudine dello sguardo (Nulla Die), una silloge incentrata sullo sguardo come atto di rivoluzione. È docente di laboratori e seminari sul cinema. Vive e svolge il suo lavoro a Reggio Calabria.

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  • Copertina del libro  di  Paolo Di Cristofaro -  Edizione Nulla Die

    Paolo Di Cristofaro – Figli di un verso minore

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    Pensieri e versi che, come ideali imbarcazioni, ci fanno salpare l’oceano delle passioni, sentimenti ed emozioni, in un desiderio, forse utopico, di profonda unità di tutto il genere umano.

    …il vuoto di un aggettivo,

    da sempre dimenticato,

    che satura

    ogni parola immaginabile.

    Paolo Di Cristofaro, nato a Roma il 15 novembre 1960, è un appassionato poeta che suona la chitarra. Solo negli ultimi anni ha cominciato a condividere le sue poesie, conseguendo risultati lusinghieri di pubblico e di critica con ottimi piazzamenti e premi in diversi concorsi letterari.

    Prima di Figli di un verso minore ha pubblicato il romanzo Pensieri di superficie (Cavinato) e le raccolte poetiche Fiori dal tunnel (Arduino Sacco), La costruzione di un’anima (BZBooks).

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  • Copertina del libro  di  Paolo Francesco Reitano -  Edizione Nulla Die

    Paolo Francesco Reitano – Sino alla fine del mondo

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    Desaparecidos senza patria

    senza remi,

    senza timore

    e andiamo veloci

    contra aquam remigare.

    Paolo Francesco Reitano è nato a Trieste nel 1996 e vive a Catania. ​Per Nulla Die​ ha pubblicato​ il romanzo​ Tra Dublino e Piazza Maggiore (2016) e​ la silloge poetica​ Torno a cercarti (2017).

    Sino alla fine del mondo è il suo terzo libro.

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  • Copertina del libro  di  Paolo Venditti -  Edizione Nulla Die

    Paolo Venditti – I brividi hanno sempre ragione

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    Dopo una gestazione lunga trent’anni che va dall’adolescenza all’età adulta, Paolo Venditti esordisce con l’opera prima, I brividi hanno sempre ragione, testimonianza del personale viaggio di un animo irrequieto, tra amori tormentati, stagioni in sacrificio alla cicala e virtù che si mescolano ai vizi. Gli ambienti e il linguaggio sono quelli della metropoli, cruda e disincantata, dove non mancano un’amara riflessione sul sociale e sulla fragilità umana, uno scanzonato cinismo e cadute a picco nel buio di vicoli pregni di spiritualità; e come fosse brezza marina tra i palazzi, così si muove l’ironia tra queste righe, antidoto alla sventura finanche a ridere di sé stessi.

     

     

    Paolo Venditti (Torino, 1975) si appassiona a varie forme d’arte fin dall’infanzia: il disegno, la pittura e soprattutto la poesia. Un primo amore che non di rado trova ospitalità nell’attività di musicista come: Pablo e i suoi Neurotrasmettitori. 

    I brividi hanno sempre ragione più che un esordio è una necessità di tornare alle origini, un mettersi a nudo, spogliando le vesti del cantautore per mostrare il poeta che c’è sotto.

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  • Copertina del libro  di  Paolo Verlengia -  Edizione Nulla Die

    Paolo Verlengia – Nell’ora puntuale

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    Istantanee di gesti quotidiani, fotografati nell’attimo in cui riflettono la luce del senso, ma anche azioni e immagini che raccontano i momenti in cui il senso si smarrisce. I versi di Nell’Ora Puntuale registrano i moti contraddittori dell’interiorità alla stregua dei ritmi con cui si manifesta la natura, la potenza sapienziale delle stagioni. E poi il viaggio come rito di rinnovamento che spezza l’illusione di un tempo lineare e riconnette con il principio di circolarità. Il tempo non invecchia, ma rigenera costantemente. I giorni non radicano certezza, ma aprono alla scoperta, all’incontro elettivo, non forzato, non casuale: nell’ora puntuale.

     

    Paolo Verlengia, autore e curatore di eventi culturali, è critico teatrale per il web-magazine Teatrionline.com. Ha svolto attività di ricerca presso l’Università G. D’Annunzio (Chieti-Pescara). Tra le principali realizzazioni si ricordano il workshop itinerante Per dare corpo alle idee, la performance ciclica MIR – Manifesto d’intima Resistenza, i monologhi Fuori Tempo Massimo (da H. Böll) e Noi Tre (da N. Ginzburg).

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  • Copertina del libro  di  Paolo Vincenti -  Edizione Nulla Die

    Paolo Vincenti – Giaculerie

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    Il nucleo tematico intorno cui ruotano tutti gli scritti è la vita, eletta a interlocutrice di questa silloge, che è al tempo stesso monologo e dialogo: con essa il poeta ingaggia un corpo a corpo, quasi un duello all’ultimo sangue. Il titolo è un gioco di parole che unisce insieme i due termini “giocolerie” e “giaculatorie”. La divisione della raccolta in due tempi non è casuale, ché il tempo è da sempre tema preferito, leit motiv, filo di Arianna nel labirinto della scrittura creativa. Nella seconda parte, scandita dallo scirocco nefasto e disfacente, è narrata in prosa, fra le varie poesie, la giornata di un uomo, non meglio definito, che dalla veranda della sua casa al mare guarda scorrere l’estate, come uno spettatore abulico e afasico.

    Paolo Vincenti, ricercatore, scrittore e saggista, vive in provincia di Lecce. Suoi testi critici sono presenti in svariate riviste e sul web. Ha pubblicato, tra gli altri: L’una e due (Discordanze), La Fornace, 2015; L’osceno del villaggio, Argomenti, 2016; Italieni, Besa, 2017; Avanti (o)pop!, Argomenti 2018; L’una e tre (Discordanze), Argomenti, 2019; Piazza Italia, Agave, 2020; Al mercato dell’usato (Catalepton), Agave, 2020; Saturae, Agave, 2021.

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  • Copertina del libro  di  Pilar Solé Llop -  Edizione Nulla Die

    Pilar Solé Llop – El setè sestiere – Il settimo sestiere

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    Settimo sestiere può sembrare una contraddizione e richiede un chiarimento: Il Settimo Sestiere è un sestiere, cioè un quartiere di Venezia, che non esiste, ma al contempo esiste dappertutto.

    È il distretto dell’immaginazione che rende permeabili i confini del tempo e fa dialogare i personaggi veri del passato e del presente con i più vari immaginari senza che la logica temporale possa diventare un ostacolo. È il distretto che diluisce le forme convenzionali: le persone, gli animali e gli oggetti si esprimono e comunicano fra loro tramite il linguaggio umano.

    Setè Sestiere, titolo originale in catalano, sono due parole, una per ogni lingua: due lingue vicine e in costante relazione. Composta da 21 poesie, come le 21 fermate del vaporetto della Linea 1 che attraversa il Canal Grande. Come le fermate, ogni poesia è il punto di partenza di un percorso personale in una città che offre infinità di tragitti veri quanto fittizi dove perderci o trovarci.

    Pilar Solé, nata nel 1957 a Nonasp (Saragozza), dal 1975 vive a Barcellona. Psicologa clinica per l’infanzia e l’adolescenza, ha pubblicato numerose opere poetiche distinguendosi in diversi concorsi internazionali.

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  • Copertina del libro  di  Raffaele Manduca -  Edizione Nulla Die

    Raffaele Manduca – Restò solo voce

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    Queste voci, questi silenzi, questi orizzonti, questi giorni sono figli della notte e dell’ombra; a lungo hanno combattuto con la solitudine e, quasi radendo il montare dell’onda, hanno fatto muro all’assenza. Ora, però, sono senza passato: non dicono ricordi, alcuna fattezza, nessun volto; appartengono solo a chi vorrà leggerli, specchio a qualsiasi occhio, riflesso di ogni sguardo.

     

     

    Raffaele Manduca insegna Storia moderna presso il DICAM dell’Università degli Studi di Messina. Tra le sue pubblicazioni La Sicilia, la Chiesa, la storia. Storiografia e vita religiosa in età moderna, 2012;

    Le chiese lo spazio gli uomini. Clero e istituzioni ecclesiastiche nella Sicilia moderna, 2009. Scrive per il quotidiano la Sicilia di Catania e coordina la pagina Facebook @costruirestorie, dove assieme a studenti e dottorandi si occupa di divulgazione di contenuti storici e letterari sui social media.

     

    Restò solo voce è la sua prima silloge poetica, anche se alcune sue liriche sono presenti in pubblicazioni antologiche in occasione di premi letterari cui ha partecipato.

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  • Copertina del libro  di  Riccardo Scafati -  Edizione Nulla Die

    Riccardo Scafati – Nigredo

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    La Nigredo, prima fase della “Grande Opera” alchemica, è la distruzione creativa, il principio della trasformazione delle impurità interne che troverà compimento nelle fasi successive dell’Albedo e Rubedo. Analogamente, il passaggio definitivo all’età adulta è uno di quei momenti cruciali in cui le illusioni, le convinzioni e gli spasimi irrazionali vengono per forza di cose decomposti in un unico calderone di severa autocritica e necessita di transizione dolorosa verso una sintesi di esistenza più equilibrata e consapevole.

    Riccardo Scafati nasce a Roma nel 1976. Dopo la maturità classica, si laurea in Economia presso l’Università di Roma Tre, senza mai abbandonare l’interesse per gli studi umanistici. La passione per la lettura e la scrittura nasce durante gli anni liceali. Risalgono a quegli anni i primi componimenti in versi e i primi racconti brevi, di carattere prevalentemente fantastico e grottesco. Con gli anni ha cominciato a sperimentare anche altri generi, alimentando la tematica prediletta di un drammatico confronto tra realtà e illusione e tra passato e presente.

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  • Copertina del libro  di  Roberta Calandra -  Edizione Nulla Die

    Roberta Calandra – Disargini

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    Una incursione sfacciatamente sentimentale tra anima, desiderio, limite che diventa principio di trasformazione, nutrita di biografia, mito, suggestioni letterarie. Un’epica del dettaglio ipersensibile, ironica e struggente, come questo tempo di resistenza impone.

     

     

    Roberta Calandra, scrittrice, drammaturga, autrice, vive e lavora a Roma. Convinta che, se la bellezza non ha salvato ancora il mondo, di sicuro ha aiutato sostanzialmente lei, che il confine tra creatività e disagio sia sottilissimo ma concreto, che l’arte, l’amore, gli amici, i nipoti, la natura – i gatti in primis –, i viaggi e la preghiera costituiscano la sostanza stessa della vita e che la libertà espressiva, il valore della tenacia e il senso dell’umorismo vadano insegnati fin dalle scuole primarie.

    Tra le sue pubblicazioni: L’eredità di Anna Freud, Besa Muci 2013 riedito nel 2022, Tempo per vivere, Aldenia 2017, Otto, Edizioni Croce 2020, i tre volumi di scritti teatrali Buffonate senza corte, Zona contemporanea 2017 e 2022, le fiabe Ryunio, Edizioni Corsare 2013, Black Wolf 2019 e Chiamami ancora zia!, Black Wolf 2019.

    Disargini è la sua prima raccolta di poesie.

     

    www.robertacalandra.it

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