Descrizione
Cecco è un giovane campagnolo senza storia e senza parola. Sembra essere venuto dal nulla, e nell’eternità del nulla, come nel sole accecante dei suoi campi, è indefinitamente immerso, fin quando la conoscenza di Betta e la scoperta empirica di alcune tecniche oniriche lo porteranno a sperimentare insieme alla sua amica la capacità di dar forma a sé e al mondo. Attraverso il sogno lucido diviene possibile compiere azioni prima precluse (parlare, volare, lavorare) e giungere per la prima volta sulle soglie di un presente. Partito in cerca non di evasione ma di verità, Cecco finirà per vivere nella sua carne una lotta difficile e mostruosa che è forse superiore alle sue forze.
Pietro Verzina (classe 1984) è dottore di ricerca in filologia classica e autore di studi su vari temi, quali l’epica greca arcaica, il cinema, la letteratura ispanoamericana. Di origini calabresi, insegna attualmente in un liceo toscano. Per Nulla Die ha pubblicato nel 2017 Tris di coppie, mentre il romanzo Cecco che volava, sinora inedito, risale al 2010.
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