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Francesco Curci – Quel che resta

Author: Francesco Curci
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ISBN: 9788869156731

10,20 17,00 

Romanzi Nulla Die, 152 pagine.

Category:

Descrizione

Leo ha vent’anni e molte cose da dimenticare. Una madre che ha smesso di proteggerlo. Un padre che non c’è. Una città, Roma, dove si sopravvive a colpi di lavoretti, notti storte, lezioni svogliate. E poi Bianca: più grande, madre, fragile e luminosa come un errore bellissimo. Tra loro nasce qualcosa che non ha nome: non una storia, non un amore. Qualcosa che brucia e consola, che lega e ferisce. E che lascia tracce. In una periferia che non fa sconti, dentro appartamenti che non proteggono nessuno, Quel che resta racconta l’imprevisto: l’intimità che disarma, la cura che arriva da dove non l’aspetti, il desiderio che si trasforma in altro. E ciò che resta quando tutto sembra andarsene.

Un romanzo asciutto, intenso, capace di scavare senza fare rumore. Come certe verità. Come certi amori.

Francesco Curci, cantautore e scrittore, unisce scrittura e musica in un racconto personale e autentico. Dopo aver superato il mezzo milione di stream con i suoi brani, torna alla narrativa con Quel che resta, il suo secondo romanzo.

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Autore

1 recensione per Francesco Curci – Quel che resta

  1. Salvatore Giordano Admin

    Quel che resta, di Francesco Curci

    Cosa resta, davvero, dopo che un amore si consuma? Dopo che un legame si spezza, una famiglia vacilla, un’illusione cade? In Quel che resta, Francesco Curci racconta senza retorica e senza sconti la traccia silenziosa delle relazioni che ci trasformano, anche — o soprattutto — quando non sopravvivono.

    Leo è un ragazzo di vent’anni, sospeso tra l’abbandono e la ricerca di un senso. Roma gli si apre davanti come un luogo insieme pieno e vuoto, abitato da incontri fugaci, rapporti disfunzionali, case dove nulla è davvero casa. Ma poi arriva Bianca. Più grande, madre, fragile, inafferrabile. Con lei — e con suo figlio Marco — nasce qualcosa che non si può definire con chiarezza: non una storia d’amore, ma un’educazione sentimentale fatta di cura, mancanza, dipendenza e libertà.

    Il romanzo scorre con una lingua sobria, intensa, priva di orpelli. Il tono è quello di una confessione che non cerca assoluzioni, ma verità. Curci riesce in un compito difficile: raccontare il desiderio e la perdita senza trasformarli in cliché, dando voce a una generazione che spesso non ha voce, e che nel caos della precarietà affettiva ed economica, cerca ancora qualcosa che resti.

    Quel che resta è un libro che parla sottovoce, ma lascia un’eco lunga. Non dà risposte, non giudica, non consola. Ma accompagna. Come certe presenze che ci abitano anche quando non ci sono più.

    Un romanzo coraggioso, nudo, che sa dove colpire. E che, come il suo titolo, lascia qualcosa dietro di sé.

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