Descrizione
175 pagine, narrativa. Seconda edizione.
Isbn: 9788869150906
5,90 €
Nell’atmosfera decadente ed elegante della pensione “Alla Bastiana” si incontrano diversi clienti, lì capitati ciascuno per proprio conto e per i motivi più disparati. Un caso capriccioso li ha messi insieme, come a costringerli sullo stesso palcoscenico: ad accomunare i personaggi, pur eterogenei, un passato e un presente ricchi di contraddittorie analogie e insostenibili differenze. Attraverso le loro vicende “private”, si dipanerà una storia colma di riferimenti costanti e ineludibili al clima sociale e politico degli ultimi decenni d’Italia.
Alcuni personaggi si ergono a narratori: pur soccombente, una voce prevarrà sulle altre assoggettandole o seducendole.
Centrale nella narrazione è la comparsa della bella domestica Beija, giovane immigrata, che guarderà con “occhi vergini” — del tutto digiuni dei fatti e misfatti italiani — a una realtà che, proprio perché ovvia, sfugge a personaggi più smaliziati o abituati agli intrighi. Il vecchio Marcello stabilirà con lei un legame speciale e pure gli altri ospiti della pensione rimarranno ammaliati dal fascino della donna: ciascuno alla sua maniera, nel relazionarsi con lei, amandola, detestandola, strumentalizzandola o ignorandola, manifesterà la sua vera essenza.
Un’Ustica inconsueta — invernale e ammantata di pioggia — fa da proscenio all’Italia contemporanea che si interroga sulle stagioni dell’oggi e del futuro.
Salvatore Giordano, editor, saggista e scrittore, è sociologo e insegna Scienze sociali.
175 pagine, narrativa. Seconda edizione.
Isbn: 9788869150906
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Alberto Massaia –
La narrazione si svolge in un microcosmo – un piccolo albergo un po’ fané – a sua volta incastonato in un altro microcosmo – l’isola di Ustica – con tutto il fascino che ha una piccola isola, per di più in inverno. E nel microcosmo sono riuniti i protagonisti, che s’incontrano a Ustica per una serie di apparenti casualità.
I protagonisti sono delineati con maestria e sono assolutamente convincenti. Impersonano il meglio e il peggio dell’Italia, del passato (il decennio 1970-80) e del presente (il 2010, anno in cui è ambientato il romanzo).
I migliori – un giornalista d’inchiesta ormai anziano, un giovane biologo marino, una giovane cameriera araba – sono gli sconfitti; i peggiori – un generale maestro di provocazioni e depistaggi, in pensione ma sempre attivo sotto copertura; un mafioso diventato cauto collaboratore di giustizia e ricattatore di altri mafiosi; un malavitoso – sono i vincitori. I “vecchi” sono ormai ai margini della scena, i giovani non riescono a guadagnarsi un posto sulla scena.
Un cenno a parte merita la protagonista femminile: Madame Elena, franco-siciliana, ma nativa di Bastia e quindi ella pure un’isolana: non è solo la proprietaria dell’albergo, ma è anche l’oggetto del: desiderio del giornalista e del generale e diventa il trait-d’union fra i migliori e i peggiori.
La narrazione e affidata alle cinque voci narranti dei protagonisti e nonostante la complessità della struttura, la trama scorre sicura e cattura l’attenzione del lettore.
Alessio M.