-
Lorenzo Chiereghin – Un’irregolare sequenza di tremori
0Aprile per me rappresenta una tentazione costante di catturare tutta la bellezza che affiora sospirando dal cuore dell’inverno. Non è un mese come gli altri, è un soffio da cui germinano l’azzardo e la frenesia della giovinezza, è un brulicare di forze fluttuanti che si scontrano per dare vita a un sogno. Aprile è tutto questo, è il sogno di una fioritura che non si arresta neppure se lo decide il caso o il corso di natura.
Lorenzo Chiereghin è nato in provincia di Milano nel 1974. Ha pubblicato: Martirio d’icone (Zanetto editore, 1998), Le ultime foglie cadono danzando (Abeditore, 2016),
L’eretico errante (Abeditore, 2017), La condizione irreversibile (Abeditore, 2019).
-
Luana Augusta Nebuloni – Eterna è la notte
0Perdere una persona cara è sempre un’esperienza difficile e traumatica. Perdere l’amata madre per l’autrice lo è stato in modo particolare e ha così deciso di dare voce ai suoi turbamenti e ai suoi malesseri in questa breve e intensa raccolta di poesie. Con i pochi componimenti adolescenziali all’inizio, con i quali delinea un’idea di vita romantica ma disincantata ci farà sprofondare poi, con i componimenti legati alla morte della madre e alla vita subito dopo, nell’abisso del dolore, ma anche dell’accettazione della morte. Luana Augusta Nebuloni ci guida in un ideale e doloroso percorso di elaborazione del lutto in cui le tenebre sembrano fare da padrone e in cui la morte sembra avvolgere ogni cosa come in una eterna notte. Dove le rime e i versi liberi si incatenano impetuosi e graffiano. L’autrice saprà, così, condurci al cospetto delle paure che albergano in ognuno di noi.
Luana Augusta Nebuloni nasce a Milano nel 1989 e fin da bambina si appassiona alla scrittura, coltivando tale passione anche negli studi universitari.
Conduce una vita semplice in campagna, circondata dai suoi animali e dalla natura. Esordisce nella poesia con questa raccolta.
-
Luca Farruggio – La feccia
0La feccia, residuo della botte impasto evacuazione intestinale come da definizione etimologica, ha, sorprendentemente, nel caso di Farruggio il sapore dolce-amaro del reale e della ricerca trascendentale, di una verità corpuscolare allergizzante, del “rimpianto di non aver potato i rami del nulla”, da godere, come sembra giustamente consigliare il poeta all’interno del suo omonimo volume, “sopra un tappeto di ortiche”.
(Dalla prefazione di Andrea G. G. Parasiliti)
Luca Farruggio (Catania 1984). Filosofo e poeta, si è laureato al San Raffaele di Milano nel 2011. È allievo di Massimo Cacciari ed Enzo Bianchi. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Bugie estatiche (Il Filo 2006, prefazione di Manlio Sgalambro) e Del pessimismo teologico (Il Prato 2017, prefazione di Giuseppe Girgenti). Si guadagna da vivere insegnando in Veneto e ogni tanto, come pubblicista, dice la sua dove gli capita.
La collana I Canti della Nulla die celebra la regina della letteratura in ogni epoca: la poesia.
L’editore vi presenta dieci volumi alla volta. Il secondo numero, Echi, ospita i libri di nove poeti contemporanei e un poema di Victor Hugo pubblicato per la prima volta in traduzione italiana. -
Luca Favaro – Cinquanta passi all’indietro
0Quando si cammina all’indietro non si vede dove si sta andando. Non si sa quale direzione prendere, a volte indovinando la via, altre cozzando contro gli ostacoli, altre ancora uscendo di strada. In ogni caso, si riparte senza stancarsi mai di riprovare, di ricominciare. Cinquanta passi all’indietro, è un cammino a ritroso attraverso relazioni, emozioni e sentimenti spesso in contrasto tra loro, ma che, nel bene e nel male, indicano una via verso una meta che se in alcuni momenti appare nitida e sicura, in altri scompare e si fa incerta.
Luca Favaro, nato a Treviso, vive a Thousand Oaks, California. Ha pubblicato tre raccolte di racconti, e il fortunato romanzo Il tempo senza ore (Nulla Die 2015), primo classificato al Premio Prunola 2017, primo classificato al Premio Il lato notturno della vita 2017, premio speciale della Giuria all’IBRSC di Belluno 2016, e dalla quale è stata ricavata l’omonima rappresentazione teatrale. Cinquanta Passi all’indietro è la sua prima raccolta di poesie.
-
Luca Quattrini – Diasporo
0La poesia di Diasporo nasce da un’espansione tentacolare, procede per una dinamica a scarti, di episodi disgiunti, diacronici, sul fondo di una società narcotizzata e di un presente cieco. La scelta di evadere da una pronuncia solo privata declina una liricità scissa e ricomposta, tra tensione individuale – un soggetto mutilo ma investito di una missione quasi sacrale – e motivo storico-civile. Nel testo si snoda l’eco di una spiritualità mai rimossa, la dolorosa riflessione sul Novecento e uno sguardo non rassegnato all’ineffabilità dell’oggi, dove il trauma per i valori tramontati o drammaticamente in torsione emette duro il richiamo a un’inalienabile radice umana. E se per eccesso di trame viene meno la possibilità stessa di connessione, nel frammento si riconosce traccia residuale di totalità.
Luca Quattrini nasce a Pavullo nel Frignano (MO) nel 1974. Dopo il conseguimento della Laurea in Storia Contemporanea, prosegue il percorso formativo con un Master in Geopolitica (Sioi-Limes) e con un secondo corso di studi universitari in Antropologia, religione e civiltà orientali. Per oltre quindici anni libraio, nel 2020 esordisce con la silloge Cortometrico (Chipiùneart).
-
Luca Zannese – Altre carte di Ka
0La voce di Ka detta da sempre e per l’eternità, il taccuino e la matita registrano. Il me o tutti i miei sé in ascolto ricevono, mentre cammino, viaggio, mangio, bevo, penso, parlo, dormo, sogno, piango, rido o semplicemente aspetto.
Frammenti di linguaggi, scampoli, trucioli, tessere dimenticate, batuffoli, grani, schegge, bioccoli, detriti che la voce lirica, artigiana che produce a mano, s’ingegna a cucire. Finiti su foglietti sparsi: scarti di discorsi, derive di espressioni, sintagmi laceri, abbozzi di storie, ad accostarli fanno affreschi.
Ma chi è Ka?
Non lo so: è impalpabile, è la forza vitale che ci mantiene vivi e ci cambia perché impara con noi, è indipendente, sovrascrive il nostro codice genetico e lo infutura. Già era noto nell’Egitto delle piramidi. È l’altro che disegna il mio io, forse la voce dell’altro che mi dice chi sono. Dove attingo un pensiero, uno spunto per campare, un modo di far ricomparire anche l’amore.
Luca Zannese è un poeta italiano che risiede in Friuli (in un paese dal curioso toponimo di Pescincanna) dove è tornato a vivere e lavorare dopo essersene allontanato per qualche tempo.
-
Lucia Guida – La casa dal pergolato di glicine
0“Il glicine ha continuato a fiorire. Ha resistito alle intemperie e alle tante stagioni di due generazioni ed è ancora qui a confortarmi con la sua presenza esuberante che mi riporta alla gioia dolente di un tempo che non c’è più, che non potrà più ritornare. Ne percepisco l’odore intenso con una pienezza che mi dà quasi alla testa e con delicatezza ne accarezzo i petali setosi come una volta ho accarezzato il viso ruvido dell’uomo che mi ha stregata per sempre con un sortilegio di cuore e di testa.”Una donna alla ricerca della propria identità, un amore per la vita, storie di amicizia e affetti che sfidano il tempo e lo spazio nella cornice discreta e complice di una casa sulla spiaggia, Villa dei Glicini, in cui i destini di Marina, Walter, Sabina, Attilio si legheranno l’un l’altro per sempre in un’estate memorabile e lontana che cambierà le loro vite. Lucia Guida, nativa di S. Severo (FG), abita e lavora a Pescara come docente di Lingua Inglese. Ha pubblicato racconti brevi in collane di autori vari e nel 2012, per Nulla Die, la silloge di racconti “Succo di melagrana, storie di vita quotidiana al femminile”.“La casa dal pergolato di glicine” è il suo primo romanzo.
-
Luciana Balducci – Il lieto fine
0Se potessimo conoscere il risultato delle nostre scelte, le agiremmo ugualmente?
La maggior parte della gente risponderebbe in senso affermativo.
Nulla di più falso perché, diversamente, non tenderemmo a stipare nel luogo più recondito del nostro essere tutti gli sbagli e quello che ci ha ferito.
Non opereremmo per la salvifica edulcorazione dei ricordi, li lasceremmo tutti, indistintamente, vestiti della loro stoffa originale, dolorosa o felice che sia.
Luciana Balducci, nata il 21 maggio 1970, vive a Bari con suo marito e i due figli. Avvocato per formazione, attualmente lavora presso il Politecnico di Bari.
Ha pubblicato un racconto dal titolo Il cuore oltre l’ostacolo (in self publishing) e il romanzo In un qualsiasi mattino di settembre (ERETICA EDIZIONI), secondo classificato al Premio letterario “Chiamatelo Amore”.
-
Lucrezia Arcidiacono – Lingue classiche e disturbi specifici dell’apprendimento
0Tra musica e poesia è sempre esistito, sin dall’antichità, un legame indissolubile: nella cultura occidentale il rapporto privilegiato tra queste due Muse emerge già dai poemi omerici e persiste tutt’ora nelle più moderne espressioni artistiche, dalla lirica vera e propria alle canzoni contem-poranee.
Sfruttando questo antico legame, l’autrice approda alla formulazione di un metodo originale per l’insegnamento della lettura metrica del testo poetico antico a ragazzi con DSA.
Musica, poesia e colori sono i tre elementi che, adeguatamente combinati, creano un potente strumento per la riabilitazione linguistica: così, tramite l’esercizio della metrica, gli alunni acqui-siscono abilità fondamentali, spendibili non solo nel contesto del latino e del greco, ma anche in altri ambiti educativi, come nello studio delle lingue moderne. Lucrezia Arcidiacono (20 ottobre 1994), dottoressa in Lettere Classiche e Linguistica, insegna presso l’I-stituto salesiano “Villa Sora” di Frascati e s’impegna attivamente nella formulazione di strumenti innova-tivi per il progresso della didattica inclusiva. -
Lucrezia Lombardo – In un metro quadro
0Sesta raccolta poetica di Lucrezia Lombardo, la silloge In un metro quadro si articola in due “poemi”. Il primo di essi, intitolato Canti d’argilla, tesse un’articolata riflessione attorno al tema della fragilità umana ed elabora un confronto tra il nostro modo di vivere e quello che era, un tempo, “il mondo contadino” dell’universo preindustriale. Il secondo poema, intitolato Diario di una quarantena, intende invece raccontare la tragedia della recente pandemia. Come si evince dal titolo, i versi descrivono la vita negli spazi chiusi di un appartamento in cui ciascuno si è ritrovato a guardare dentro sé stesso, pur non volendo. In questo secondo poema, i versi divengono perciò narrazione del presente e riflessione sulla condizione umana e sulla necessità di ritrovare “la nostra vera natura” e un’alternativa alla vita di superficie che la quotidianità postmoderna c’impone.
Dopo la laurea magistrale e varie specializzazioni, Lucrezia Lombardo lavora come giornalista, come curatrice e come docente. Ha pubblicato sette libri, ottenendo importanti premi e riconoscimenti letterari.
-
Luigi Sturniolo – La spiaggia
0Sara Leonardi provò a consolarsi pensando che la donna era morta con il paesaggio più bello del mondo negli occhi, nelle narici il profumo del mare. Se si trovava lì era sicuramente perché lì si sentiva a proprio agio, perché lì, di notte, con solo un vestitino leggero a coprirla si sentiva nel posto giusto. Forse quella donna pensava anche di avere trovato l’amore. O almeno qualcuno capace di farle vibrare il cuore. Se n’era andata così, contenta, inconsapevole di quanto il mondo possa essere una merda. E di quanto gli uomini che lo abitano possano essere peggiori.
Luigi Sturniolo, nato nel 1961 a Messina dove vive, è bibliotecario presso la Biblioteca Regionale Giacomo Longo di Messina. Ha pubblicato: Ponte sullo Stretto e mucche da mungere (curatore e coautore), 2009; La politica dei disastri (e-book), insieme ad Antonello Mangano, 2010; Le ragioni del No Ponte (e-book), 2011; Il Ponte sullo Stretto nell’economia del debito (curatore e coautore), 2013; Assolto per non aver compreso il fatto, insieme a Nina Lo Presti, 2017 e, per Nulla die, Indipendenza (2020).
-
Manuela Fanti – Ciatu Miu
0La storia di Giulia comincia con un trauma devastante, un abuso fisico e psicologico, consumato fra le mura domestiche. La cornice è un paese della Toscana a fine anni quaranta. La memoria la protegge, fino a quando, all’improvviso, inizia a tormentarla con flashback inquietanti. I segni delle percosse sul corpo ne nascondono altri, quelli ossessionanti della psiche. Consapevole della sua instabilità emotiva, Giulia riesce a fidarsi solo di Sebastian, un compagno di scuola, che sarà la chiave empatica per affrontare il dolore, fino al momento dell’inatteso distacco. Da adulta, parte per la Sicilia, terra natale del ragazzo, inseguendo ciò che sente pulsare sepolto dalla sporcizia che si è portata dentro per vent’anni. Capirà di avere inseguito e trovato un sentimento,
La storia di Giulia comincia con un trauma devastante, un abuso fisico e psicologico, consumato fra le mura domestiche. La cornice è un paese della Toscana a fine anni quaranta. La memoria la protegge, fino a quando, all’improvviso, inizia a tormentarla con flashback inquietanti. I segni delle percosse sul corpo ne nascondono altri, quelli ossessionanti della psiche. Consapevole della sua instabilità emotiva, Giulia riesce a fidarsi solo di Sebastian, un compagno di scuola, che sarà la chiave empatica per affrontare il dolore, fino al momento dell’inatteso distacco. Da adulta, parte per la Sicilia, terra natale del ragazzo, inseguendo ciò che sente pulsare sepolto dalla sporcizia che si è portata dentro per vent’anni. Capirà di avere inseguito e trovato un sentimento, cui non voleva concedersi, e l’importanza del valore di una famiglia siciliana, nel luogo in cui poteva salvarsi ed essere sé stessa. Sebastian era quel luogo.
Manuela Fanti, bolognese di nascita, ha vissuto in Emilia e Toscana per stabilirsi in Sicilia. Ha esordito nella narrativa con il romanzo Semplicemente complicato (Edizioni Creativa 2014).
non voleva concedersi, e l’importanza del valore di una famiglia siciliana, nel luogo in cui poteva salvarsi ed essere sé stessa. Sebastian era quel luogo.
Manuela Fanti, bolognese di nascita, ha vissuto in Emilia e Toscana per stabilirsi in Sicilia. Ha esordito nella narrativa con il romanzo Semplicemente complicato (Edizioni Creativa 2014).