-
Pietro Acler – I colori del silenzio
0Per fortuna nessuno tirò in ballo la questione e compresi che forse tutto era molto più semplice: andava bene così. Era giusto così: io non dovevo sapere nulla.
E il silenzio prendeva forma e colore.
Pietro Acler è uno scrittore italiano che vive a Trento. Sposato e padre di quattro figli, per anni è stato animatore di gruppi di bambini e ragazzi.
Ha pubblicato le fiabe Il grillo con l’ombrello (Città Nuova, 1992) e Dentro i colori (APPS, 1992). Con Erickson Laboratorio Alfabeto (2009), Laboratorio Verbi (2013). E per Nulla die Nicolas un bambino luminoso (2019). Tra il 1995 e il 2013 ha curato regia e sceneggiatura di alcuni film tratti dalle sue fiabe e creati con bambini e ragazzi di Trento e dintorni: Più forte della magia, Le dodici stelle, Nel bosco incantato, Il segreto di Concordia, Nel regno di Talatos, I colori del silenzio.
-
Pietro Verzina – Tris di coppie
0Se la coppia è un modo di vedere il mondo, tre coppie potrebbero corrispondere a tre diverse visioni della realtà. Eppure qualunque storia dimostra come non tanto con la varietà si abbia a che fare parlando di coppie, quanto con l’uniformità, la ripetizione, l’eterno ritorno archetipico che, nel bene come nel male, fanno della vita a due la messa in atto di un copione già scritto. Già scritto, e tuttavia mai noto fino alle pagine estreme, se è vero che di rado la conoscenza del futuro è stata guida affidabile, e mai il dono della consapevolezza è stato raggiunto laddove mancassero fatica e incertezza. Il desiderio di conoscenza e rinascita è il filo indissolubile che attraversa le storie di questo trittico, ove nella coppia è vissuta l’iniziazione al più ordinario e inatteso dei misteri.
Pietro Verzina (classe 1984) ha svolto negli ultimi anni attività di ricerca in Italia e all’estero e ha pubblicato vari studi in rivista. Oltre che di letteratura si è occupato di cinematografia e ha autoprodotto alcuni cortometraggi. Di origini calabresi, insegna attualmente in un liceo toscano.
-
Pilar Solé Llop – El setè sestiere – Il settimo sestiere
0Settimo sestiere può sembrare una contraddizione e richiede un chiarimento: Il Settimo Sestiere è un sestiere, cioè un quartiere di Venezia, che non esiste, ma al contempo esiste dappertutto.
È il distretto dell’immaginazione che rende permeabili i confini del tempo e fa dialogare i personaggi veri del passato e del presente con i più vari immaginari senza che la logica temporale possa diventare un ostacolo. È il distretto che diluisce le forme convenzionali: le persone, gli animali e gli oggetti si esprimono e comunicano fra loro tramite il linguaggio umano.
Setè Sestiere, titolo originale in catalano, sono due parole, una per ogni lingua: due lingue vicine e in costante relazione. Composta da 21 poesie, come le 21 fermate del vaporetto della Linea 1 che attraversa il Canal Grande. Come le fermate, ogni poesia è il punto di partenza di un percorso personale in una città che offre infinità di tragitti veri quanto fittizi dove perderci o trovarci.
Pilar Solé, nata nel 1957 a Nonasp (Saragozza), dal 1975 vive a Barcellona. Psicologa clinica per l’infanzia e l’adolescenza, ha pubblicato numerose opere poetiche distinguendosi in diversi concorsi internazionali.
-
Plinio Marotta – L’albero della felicità, Inchiesta storica sulla saggezza
0I filosofi antichi e il Buddha denunciano due fatti: I) abbiamo una visione della realtà distorta dai nostri impulsi e dalla massa di pregiudizi e idee sballate che abbiamo in testa; II) questo approccio infantile al mondo è causa di disadattamento e infelicità. Essi propongono pertanto una terapia della mente (detta anche filosofia) vòlta a restituirle la capacità di capire un mondo nel quale “tutto ciò che accade è consueto e ovvio come la rosa in primavera e la frutta d’estate”. Solo dopo aver capito questo potremo essere felici. La felicità richiede l’armonia dei sensi e della ragione. Dobbiamo accogliere il piacere dei sensi e sintonizzarlo, come il “clavicembalo ben temperato”, con la sorridente eleganza della ragione. La saggezza antica ci dice che la felicità è possibile, ma per raggiungerla dobbiamo lavorare al nostro miglioramento con determinazione, come se stessimo scolpendo, un giorno dopo l’altro, la statua di noi stessi. Il Buddha ci suggerisce di selezionare i nostri pensieri come facciamo con i fiori del terrazzo perché la qualità della mente dipende dai pensieri che essa ospita. I risultati più recenti della ricerca neurobiologica confermano questi punti di vista.
-
Raffaele Isolato – Viaggio a mezzomondo.
0Viaggio a Mezzomondo nasce dalla malinconica, a tratti anche dolorosa rievocazione di un mondo che ci appartiene, che appartiene ai nostri figli e a tutti i “nuovi uomini” che tramanderanno nei secoli l’evoluzione del pensiero umano.
È un romanzo che si schiera dalla parte degli increduli, dei sognatori incalliti, degli stravaganti. A fianco di chi, nonostante i prodigi della tecnica e del genio analitico, si ostina a combattere la forza di gravità, a credere che ci sia un tempo alternativo e a non tacere di ali che non volano, specchi che non riflettono, scarpe che non calzano.
L’avventuroso girovagare di un bambino, smarritosi fra le strambe popolazioni di là del Tempo, spingerà il lettore di qualsiasi età a farsi domande sul senso che i mortali ripongono nella loro esistenza, sulle informazioni che quotidianamente archiviano e irrimediabilmente lasciano svanire, sul valore da attribuire, infine, alla ricerca della verità e di ciò che reputiamo “importante” per la realizzazione del nostro presunto destino sulla Terra.
-
Raffaele Manduca – Restò solo voce
0Queste voci, questi silenzi, questi orizzonti, questi giorni sono figli della notte e dell’ombra; a lungo hanno combattuto con la solitudine e, quasi radendo il montare dell’onda, hanno fatto muro all’assenza. Ora, però, sono senza passato: non dicono ricordi, alcuna fattezza, nessun volto; appartengono solo a chi vorrà leggerli, specchio a qualsiasi occhio, riflesso di ogni sguardo.
Raffaele Manduca insegna Storia moderna presso il DICAM dell’Università degli Studi di Messina. Tra le sue pubblicazioni La Sicilia, la Chiesa, la storia. Storiografia e vita religiosa in età moderna, 2012;
Le chiese lo spazio gli uomini. Clero e istituzioni ecclesiastiche nella Sicilia moderna, 2009. Scrive per il quotidiano la Sicilia di Catania e coordina la pagina Facebook @costruirestorie, dove assieme a studenti e dottorandi si occupa di divulgazione di contenuti storici e letterari sui social media.
Restò solo voce è la sua prima silloge poetica, anche se alcune sue liriche sono presenti in pubblicazioni antologiche in occasione di premi letterari cui ha partecipato.
-
Raffaella Di Vincenzo – Vade Retro, archeologia della follia
0Richiamando alla memoria il ‘percorso’ clinico della sorella, l’autrice di questo saggio cerca di far ordine su quanto appreso da questa esperienza. La necessità di dare un senso a questa (e ad altre) complessità umane e di rispondere a domande rimaste in sospeso per tanti anni la spingono ad approfondire il processo di ‘deistituzionalizzazione’ delle cure del disagio psichico, iniziate con la legge 180 del 1979. Attraverso l’incontro con la figura di Franco Basaglia nella sua accezione più politica che clinica, il saggio mette in luce ciò che finora era rimasto nascosto nell’immensa bibliografia esistente sull’argomento. In questo senso l’impostazione che ci si trova di fronte è quella dello scavare e del costruire, facendo emergere dalla polvere la necessità sentita e impellente di un dialogo multidisciplinare che superi (una volta per tutte) una ‘certa visione’ del ‘folle’ e della ‘follia’.
Raffaella Di Vincenzo, romana, è archeologa, ricercatrice e studiosa di storia locale. Per Nulla die ha pubblicato i saggi Il Pasto Frugale (2015), La Signora del Simposio (2017) e Tra avori assiri e crema idratante. L’archeologia al tempo di Agatha Christie (2019).
-
Renzo Gianni Cànfari – Randagi
0Questo inusuale romanzo autobiografico è la storia di Flip.
Un affermato professionista benestante, tradito negli affetti, decide di lasciare tutto ciò che possiede e inizia a fare il “randagio”, insomma l’homeless, il clochard, il barbone.
Trova una compagna di viaggio, Scout, splendido cane pastore. Lungo la loro strada verso il mare vivranno tante avventure, faranno molte conoscenze, alcune tristi, altre drammatiche, altre ancora divertenti. Conosceranno anche i pericoli e con essi la paura.
Renzo Gianni Cànfari è nato a Bergamo e vive da anni a Cesenatico. È geometra e, curiosità, ha un diploma in Magia e Illusionismo che pratica per divertimento e non. A 18 anni ha pubblicato una raccolta di poesie dal titolo: Perché il sole illumini un piccolo fiore, oggi introvabile. Le sue passioni, oltre alla lettura e alla scrittura, sono la musica (rock progressivo e blues) e il cinema. Si diverte a scrivere racconti “demenziali” e un po’ “sopra le righe” con lo pseudonimo di Gianni Reca. Sta ora scrivendo, seriamente, un romanzo giallo di prossima pubblicazione.
-
Riccardo Di Leva – Le trasparenze dell’acqua
0Enzo Martini, giornalista e scrittore, vive male il dramma della perdita della moglie Roberta e del figlio Renè tanto da sprofondare in una deriva interiore che condiziona gravemente il suo lato umano e professionale, facendolo precipitare in un vortice autodistruttivo. Tra dolori e risentimenti, apatia e idee suicide, visioni e disincanti, il protagonista scoprirà alla fine che la percezione della realtà ha spesso le trasparenze illusorie dell’acqua, tanto da indurlo a riflettere su ciò che è realmente successo quel maledetto giorno di dieci anni prima.
Riccardo Di Leva (Polignano a Mare, 1961), geologo, informatico, divulgatore e scrittore, ha pubblicato numerosi articoli scientifici, storici e naturalistici prima di approdare alla narrativa. Oltre a molti racconti, ha scritto i romanzi Largo Gelso n.21 e Nati sotto il segno del riccio per la Progedit; Il paese dalle strade dritte, I segreti nello Specchio e Gavri’ela (Trilogia degli Arcangeli) per Paginaria. Ha conseguito più di una trentina di riconoscimenti letterari in premi e concorsi nazionali e internazionali.
-
Riccardo Scafati – Nigredo
0La Nigredo, prima fase della “Grande Opera” alchemica, è la distruzione creativa, il principio della trasformazione delle impurità interne che troverà compimento nelle fasi successive dell’Albedo e Rubedo. Analogamente, il passaggio definitivo all’età adulta è uno di quei momenti cruciali in cui le illusioni, le convinzioni e gli spasimi irrazionali vengono per forza di cose decomposti in un unico calderone di severa autocritica e necessita di transizione dolorosa verso una sintesi di esistenza più equilibrata e consapevole.
Riccardo Scafati nasce a Roma nel 1976. Dopo la maturità classica, si laurea in Economia presso l’Università di Roma Tre, senza mai abbandonare l’interesse per gli studi umanistici. La passione per la lettura e la scrittura nasce durante gli anni liceali. Risalgono a quegli anni i primi componimenti in versi e i primi racconti brevi, di carattere prevalentemente fantastico e grottesco. Con gli anni ha cominciato a sperimentare anche altri generi, alimentando la tematica prediletta di un drammatico confronto tra realtà e illusione e tra passato e presente.
-
Roberta Calandra – Disargini
0Una incursione sfacciatamente sentimentale tra anima, desiderio, limite che diventa principio di trasformazione, nutrita di biografia, mito, suggestioni letterarie. Un’epica del dettaglio ipersensibile, ironica e struggente, come questo tempo di resistenza impone.
Roberta Calandra, scrittrice, drammaturga, autrice, vive e lavora a Roma. Convinta che, se la bellezza non ha salvato ancora il mondo, di sicuro ha aiutato sostanzialmente lei, che il confine tra creatività e disagio sia sottilissimo ma concreto, che l’arte, l’amore, gli amici, i nipoti, la natura – i gatti in primis –, i viaggi e la preghiera costituiscano la sostanza stessa della vita e che la libertà espressiva, il valore della tenacia e il senso dell’umorismo vadano insegnati fin dalle scuole primarie.
Tra le sue pubblicazioni: L’eredità di Anna Freud, Besa Muci 2013 riedito nel 2022, Tempo per vivere, Aldenia 2017, Otto, Edizioni Croce 2020, i tre volumi di scritti teatrali Buffonate senza corte, Zona contemporanea 2017 e 2022, le fiabe Ryunio, Edizioni Corsare 2013, Black Wolf 2019 e Chiamami ancora zia!, Black Wolf 2019.
Disargini è la sua prima raccolta di poesie.
www.robertacalandra.it
-
Rosalia Messina – Cronache del disamore
0Che cosa sarà mai il disamore, se non uno sguardo poetico sull’amore e sul senso stesso del vivere quotidiano?
Rosalia Messina, siciliana in esilio volontario, è autrice di racconti, romanzi e testi teatrali.
A volte le sue opere sono state premiate, da inedite e da edite. Cronache del disamore è la sua prima incursione nel territorio della poesia.