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Paolo Di Cristofaro – Figli di un verso minore
0Pensieri e versi che, come ideali imbarcazioni, ci fanno salpare l’oceano delle passioni, sentimenti ed emozioni, in un desiderio, forse utopico, di profonda unità di tutto il genere umano.
…il vuoto di un aggettivo,
da sempre dimenticato,
che satura
ogni parola immaginabile.
Paolo Di Cristofaro, nato a Roma il 15 novembre 1960, è un appassionato poeta che suona la chitarra. Solo negli ultimi anni ha cominciato a condividere le sue poesie, conseguendo risultati lusinghieri di pubblico e di critica con ottimi piazzamenti e premi in diversi concorsi letterari.
Prima di Figli di un verso minore ha pubblicato il romanzo Pensieri di superficie (Cavinato) e le raccolte poetiche Fiori dal tunnel (Arduino Sacco), La costruzione di un’anima (BZBooks).
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Paolo Francesco Reitano – Sino alla fine del mondo
0Desaparecidos senza patria
senza remi,
senza timore
e andiamo veloci
contra aquam remigare.
Paolo Francesco Reitano è nato a Trieste nel 1996 e vive a Catania. Per Nulla Die ha pubblicato il romanzo Tra Dublino e Piazza Maggiore (2016) e la silloge poetica Torno a cercarti (2017).
Sino alla fine del mondo è il suo terzo libro.
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Paolo Francesco Reitano – Torno a cercarti
0Paolo Francesco Reitano vive a Catania. Ha esordito a diciannove anni con il romanzo “Tra Dublino e Piazza Maggiore” (2016) pubblicato da Nulla Die.
“Torno a cercarti” è la sua prima raccolta di poesie: reca in versi il flusso di pensieri, profondo e avvincente, che ne ha caratterizzato il promettente esordio.
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Paolo Francesco Reitano – Tra Dublino e Piazza Maggiore
0Dimmelo, si può?
Tu dalle mille magie e sorprese.
Fuggo lontano, mi segui?
Li senti i miei passi, sei pronta a correre?
Sei forse tu la mia meta?
Ne vale la pena?
Paolo Francesco Reitano è nato a Trieste nel 1996 e vive a Catania, città in cui è cresciuto.
Studia Economia, suona il pianoforte, scrive articoli e ha fondato un’associazione civica per la tutela del territorio catanese.
Tra Dublino e Piazza Maggiore è il primo romanzo che pubblica.
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Paolo Iasevoli – Il paese dei pendoli
0San Melario è un piccolo paese italiano dove la vita oscilla tra il bar, la chiesa e la spiaggia. Fino a un mattino in cui un impiccato senza nome viene scoperto a penzolare dal platano più alto del parco, attirando una folla eccitata. Tutti si chiedono chi si sia appeso questa volta, rinnovando quella che sembra essere un’antica tradizione locale. Accorrono i giovani, che sognano di fuggire da un paese che li incatena a un luogo e a un tempo sempre uguali. Gli adulti, che progettano nuove vite sapendo già di non poterle vivere per mancanza di tempo o volontà. I vecchi, che ricordano epoche remote, accarezzandone le visioni in silenziosa immobilità. E infine i folli, sempre fuori da un tempo al quale non appartengono e da uno spazio incapace di contenerli. È un mare di vite, a ognuna delle quali è dedicato un capitolo e le cui prospettive s’intrecciano e contraddicono tra vizi, abitudini e segreti. Pezzo dopo pezzo, la loro vera natura svelerà il volto nascosto e terribile del paese e la sua storia proibita.
Benvenuti nel Paese dei Pendoli, preparatevi a oscillare.
Paolo Iasevoli è uno scrittore italiano, www.iasevoli.com è il suo sito personale.
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Paolo Venditti – I brividi hanno sempre ragione
0Dopo una gestazione lunga trent’anni che va dall’adolescenza all’età adulta, Paolo Venditti esordisce con l’opera prima, I brividi hanno sempre ragione, testimonianza del personale viaggio di un animo irrequieto, tra amori tormentati, stagioni in sacrificio alla cicala e virtù che si mescolano ai vizi. Gli ambienti e il linguaggio sono quelli della metropoli, cruda e disincantata, dove non mancano un’amara riflessione sul sociale e sulla fragilità umana, uno scanzonato cinismo e cadute a picco nel buio di vicoli pregni di spiritualità; e come fosse brezza marina tra i palazzi, così si muove l’ironia tra queste righe, antidoto alla sventura finanche a ridere di sé stessi.
Paolo Venditti (Torino, 1975) si appassiona a varie forme d’arte fin dall’infanzia: il disegno, la pittura e soprattutto la poesia. Un primo amore che non di rado trova ospitalità nell’attività di musicista come: Pablo e i suoi Neurotrasmettitori.
I brividi hanno sempre ragione più che un esordio è una necessità di tornare alle origini, un mettersi a nudo, spogliando le vesti del cantautore per mostrare il poeta che c’è sotto.
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Paolo Verlengia – Nell’ora puntuale
0Istantanee di gesti quotidiani, fotografati nell’attimo in cui riflettono la luce del senso, ma anche azioni e immagini che raccontano i momenti in cui il senso si smarrisce. I versi di Nell’Ora Puntuale registrano i moti contraddittori dell’interiorità alla stregua dei ritmi con cui si manifesta la natura, la potenza sapienziale delle stagioni. E poi il viaggio come rito di rinnovamento che spezza l’illusione di un tempo lineare e riconnette con il principio di circolarità. Il tempo non invecchia, ma rigenera costantemente. I giorni non radicano certezza, ma aprono alla scoperta, all’incontro elettivo, non forzato, non casuale: nell’ora puntuale.
Paolo Verlengia, autore e curatore di eventi culturali, è critico teatrale per il web-magazine Teatrionline.com. Ha svolto attività di ricerca presso l’Università G. D’Annunzio (Chieti-Pescara). Tra le principali realizzazioni si ricordano il workshop itinerante Per dare corpo alle idee, la performance ciclica MIR – Manifesto d’intima Resistenza, i monologhi Fuori Tempo Massimo (da H. Böll) e Noi Tre (da N. Ginzburg).
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Paolo Vincenti – Giaculerie
0Il nucleo tematico intorno cui ruotano tutti gli scritti è la vita, eletta a interlocutrice di questa silloge, che è al tempo stesso monologo e dialogo: con essa il poeta ingaggia un corpo a corpo, quasi un duello all’ultimo sangue. Il titolo è un gioco di parole che unisce insieme i due termini “giocolerie” e “giaculatorie”. La divisione della raccolta in due tempi non è casuale, ché il tempo è da sempre tema preferito, leit motiv, filo di Arianna nel labirinto della scrittura creativa. Nella seconda parte, scandita dallo scirocco nefasto e disfacente, è narrata in prosa, fra le varie poesie, la giornata di un uomo, non meglio definito, che dalla veranda della sua casa al mare guarda scorrere l’estate, come uno spettatore abulico e afasico.
Paolo Vincenti, ricercatore, scrittore e saggista, vive in provincia di Lecce. Suoi testi critici sono presenti in svariate riviste e sul web. Ha pubblicato, tra gli altri: L’una e due (Discordanze), La Fornace, 2015; L’osceno del villaggio, Argomenti, 2016; Italieni, Besa, 2017; Avanti (o)pop!, Argomenti 2018; L’una e tre (Discordanze), Argomenti, 2019; Piazza Italia, Agave, 2020; Al mercato dell’usato (Catalepton), Agave, 2020; Saturae, Agave, 2021.
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Patrizia Ciribè – Una foglia caduta in estate
0In una storia vissuta fra presente e passato, Adolfo, detto Alfio, e il suo Gianfranco — che però lo chiama Delfi — percorrono ed esplorano la loro vicenda umana, solcando i mari di un sentimento che li tiene uniti da tempo.
Tornando dopo quarant’anni in treno da Milano a Santa Margherita Ligure, riemergono vicende mai sopite dei “bei tempi andati” che nel presente generano ansie, angosce, paure e sensi di colpa.
Ma i legami, quelli familiari o con la terra di origine, s’intrecciano fra loro e, quando si sciolgono, sfociano in un amore che non teme sconfitte: capace di resistere persino alle insidie dell’infedeltà.
Patrizia Ciribè è nata a Genova e vive a San Michele di Pagana, in un posto raggiungibile solamente a piedi. Parrebbe un po’ misantropa da questa descrizione, in realtà vive con un marito e due gatte.
Una foglia caduta in estate è il suo terzo romanzo. Precedentemente, ha scritto Ada Gigli signorina, felicemente infelice (Sacco 2015) e L’idillio tra l’uomo e l’ombra (Nulla Die 2016).
La Pat zone è la sua rubrica settimanale di costume, società e cultura, su www.isavona.com.
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Pietro Acler – I colori del silenzio
0Per fortuna nessuno tirò in ballo la questione e compresi che forse tutto era molto più semplice: andava bene così. Era giusto così: io non dovevo sapere nulla.
E il silenzio prendeva forma e colore.
Pietro Acler è uno scrittore italiano che vive a Trento. Sposato e padre di quattro figli, per anni è stato animatore di gruppi di bambini e ragazzi.
Ha pubblicato le fiabe Il grillo con l’ombrello (Città Nuova, 1992) e Dentro i colori (APPS, 1992). Con Erickson Laboratorio Alfabeto (2009), Laboratorio Verbi (2013). E per Nulla die Nicolas un bambino luminoso (2019). Tra il 1995 e il 2013 ha curato regia e sceneggiatura di alcuni film tratti dalle sue fiabe e creati con bambini e ragazzi di Trento e dintorni: Più forte della magia, Le dodici stelle, Nel bosco incantato, Il segreto di Concordia, Nel regno di Talatos, I colori del silenzio.
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Pietro Verzina – Tris di coppie
0Se la coppia è un modo di vedere il mondo, tre coppie potrebbero corrispondere a tre diverse visioni della realtà. Eppure qualunque storia dimostra come non tanto con la varietà si abbia a che fare parlando di coppie, quanto con l’uniformità, la ripetizione, l’eterno ritorno archetipico che, nel bene come nel male, fanno della vita a due la messa in atto di un copione già scritto. Già scritto, e tuttavia mai noto fino alle pagine estreme, se è vero che di rado la conoscenza del futuro è stata guida affidabile, e mai il dono della consapevolezza è stato raggiunto laddove mancassero fatica e incertezza. Il desiderio di conoscenza e rinascita è il filo indissolubile che attraversa le storie di questo trittico, ove nella coppia è vissuta l’iniziazione al più ordinario e inatteso dei misteri.
Pietro Verzina (classe 1984) ha svolto negli ultimi anni attività di ricerca in Italia e all’estero e ha pubblicato vari studi in rivista. Oltre che di letteratura si è occupato di cinematografia e ha autoprodotto alcuni cortometraggi. Di origini calabresi, insegna attualmente in un liceo toscano.
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Pilar Solé Llop – El setè sestiere – Il settimo sestiere
0Settimo sestiere può sembrare una contraddizione e richiede un chiarimento: Il Settimo Sestiere è un sestiere, cioè un quartiere di Venezia, che non esiste, ma al contempo esiste dappertutto.
È il distretto dell’immaginazione che rende permeabili i confini del tempo e fa dialogare i personaggi veri del passato e del presente con i più vari immaginari senza che la logica temporale possa diventare un ostacolo. È il distretto che diluisce le forme convenzionali: le persone, gli animali e gli oggetti si esprimono e comunicano fra loro tramite il linguaggio umano.
Setè Sestiere, titolo originale in catalano, sono due parole, una per ogni lingua: due lingue vicine e in costante relazione. Composta da 21 poesie, come le 21 fermate del vaporetto della Linea 1 che attraversa il Canal Grande. Come le fermate, ogni poesia è il punto di partenza di un percorso personale in una città che offre infinità di tragitti veri quanto fittizi dove perderci o trovarci.
Pilar Solé, nata nel 1957 a Nonasp (Saragozza), dal 1975 vive a Barcellona. Psicologa clinica per l’infanzia e l’adolescenza, ha pubblicato numerose opere poetiche distinguendosi in diversi concorsi internazionali.