Descrizione
Elisa Tomassi è nata a Napoli nel 1965. Dopo la raccolta di racconti Testimonianze (GFE edizioni, 2023), torna con una silloge poetica che intreccia sguardi lucidi ed emozioni intime. I versi indagano la parità di genere, il dolore dell’incomunicabilità, il peso delle relazioni e delle attese. Napoli, con la sua complessità, fa da sfondo ad alcune poesie, mentre altre si nutrono della materia viva delle nostre giornate.
Alle narici arriva
– lento bastardo e greve –
l’odore di melma della guerra.
La gente che mi piace
dice le cose come stanno
accarezza le mani dei bambini
è un lago che vince sullo stagno,
sogna sogni color dei ciclamini.
Nel solco delle contraddizioni, l’autrice sceglie uno sguardo benevolo. Alcuni testi compaiono in lingua napoletana, a testimoniare la varietà delle voci e dei mondi che abitano la raccolta.
Salvatore Giordano Admin –
Amore e altre asperità di Elisa Tomassi
Una voce lucida e ferita, che cerca il riscatto nelle crepe del quotidiano
Ci sono poesie che sussurrano, altre che gridano, altre ancora che resistono. I versi di Amore e altre asperità. Con qualche speranza di Elisa Tomassi appartengono a tutte e tre le categorie. Sono parole che attraversano il corpo e l’anima, con la consapevolezza di chi ha visto da vicino la fragilità del mondo, ma continua a cercare un senso anche nei suoi frammenti più taglienti.
La raccolta si muove tra temi forti: la parità di genere, la difficoltà di comunicare, il dolore della perdita e la consapevolezza di sé. E lo fa senza mai cedere al sentimentalismo, con uno stile asciutto ma vibrante, in cui ogni parola è scelta con precisione chirurgica, e ogni verso porta il peso – e la dignità – dell’esperienza.
L’autrice, che ha già dimostrato sensibilità e rigore narrativo con la raccolta Testimonianze, traduce in poesia una voce femminile matura, a volte dura, spesso vulnerabile, sempre autentica. Alcuni testi sono piccoli manifesti di resistenza, altri assomigliano a confessioni a bassa voce, altri ancora sembrano provenire da un altrove dove l’intimità e la rabbia convivono senza scontrarsi.
Alle narici arriva / – lento bastardo e greve – / l’odore di melma della guerra.
La gente che mi piace / sogna sogni color dei ciclamini.
Ci sono anche pagine in dialetto napoletano, che restituiscono radici e identità, e poesie dedicate alla città di Napoli, con le sue ombre e la sua dolente bellezza.
Nel complesso, Amore e altre asperità è una raccolta intensa e necessaria, che non si limita a raccontare l’urto tra l’amore e le sue difficoltà, ma tenta una mediazione possibile: trovare, nelle asperità del vivere, uno spiraglio, un varco, un’ultima parola buona. Una speranza, appunto. Non ingenua, ma consapevole.
Un libro che parla a chi non ha smesso di cercare senso, voce, coraggio.