Descrizione
In questo tempo di mezzo, dove tutto fluttua e si consuma, dove si dissolve ogni certezza e l’impermanenza sembra essere l’unica cosa certa, l’uomo cerca di comprendere la vita e il suo significato, di penetrare il mistero di chi egli sia e qual è la meta che lo attende. Ma i significati sono della mente e queste domande restano senza risposta se non si afferra la realtà nel modo più sottile. Il poeta è colui che si addentra in altri piani di realtà perché ha affrontato il deserto interiore, risvegliando così l’eroe che è in lui. Fare poesia può dunque diventare esercizio per ricongiungersi con le radici del proprio essere e connettersi con l’eterna euritmia.
Luigi Canale nasce e vive a Padova, dove si forma come architetto. Ha pubblicato, in collaborazione con il figlio David, il Dizionario Illustrato di Geometria (Giunti 2009).
Ha pubblicato i saggi: L’anima (Aracne 2020), Per la pace (Nulla Die (2024). È autore di alcune sillogi poetiche pubblicate presso Rebellato (1977), ADLE (2005), e Il Torchio (2006).
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