Descrizione
Salvatore Giordano, editor, saggista e scrittore, attraversa la parola come un territorio di scavo, di confronto e di rivelazione. Dopo una carriera nell’insegnamento delle Scienze sociali e una lunga esperienza nel mondo editoriale, approda alla poesia con una silloge che è insieme riflessione e materia viva, corpo e dissolvenza.
In questi versi si stratificano echi e interrogativi, il ciclo della vita si dispiega nel suo incessante divenire e decomporre. Il linguaggio, asciutto e tagliente, si fa strumento di indagine e resistenza, evocando immagini che si fondono e si dissolvono, in una tensione costante tra presenza e assenza, tra il dire e il tacere. La poesia che chiude la raccolta si apre con un verso che suona come un monito e una constatazione: Siamo quel che siamo. Un viaggio senza redenzione, ma non senza consapevolezza. E proprio all’inizio del cammino, le parole tracciano fin da subito il confine della nostra natura:
Animali siamo
Animali
niente altro che animali.
Salvatore Giordano Admin –
“Animali” di Salvatore Giordano: la poesia che svela l’essenza fragile dell’umano
Con Animali, Salvatore Giordano ci consegna una raccolta poetica di straordinaria intensità, in cui la parola si fa strumento di scavo esistenziale e riflessione filosofica. Attraverso versi essenziali e taglienti, l’autore ci guida in un viaggio nel corpo, nella materia e nella memoria, svelando la condizione umana nella sua nudità più cruda e autentica.
I componimenti, brevi e incisivi, si muovono tra la carne che si dissolve e la polvere che ritorna alla terra, in un ciclo eterno di trasformazione e oblio. Giordano ci ricorda che siamo “niente altro che animali”, fatti di ossa e desideri, di paure e speranze, destinati a nutrire la terra e a fondersi nel nulla. Eppure, in questa dissoluzione inarrestabile, l’autore scova una traccia di eternità: il ricordo, l’eco di un respiro sospeso tra la cenere e la luce.
Con uno stile asciutto e potente, Animali riesce a toccare corde profonde, evocando immagini di grande forza simbolica e universale. La voce poetica di Giordano si colloca tra l’elegia e la meditazione filosofica, richiamando i grandi temi della caducità e della rinascita, della perdita e della memoria.
In questa silloge, il lettore trova non solo una riflessione sulla morte e sulla transitorietà della vita, ma anche un invito a riconciliarsi con la propria natura animale, accettando la bellezza del divenire e l’inevitabilità del ritorno alla terra.
Un’opera necessaria, capace di scuotere e commuovere, che si inserisce con autorevolezza nel panorama della poesia contemporanea.
Salvatore Giordano Admin –
“Animali” di Salvatore Giordano: una meditazione poetica sull’essere e sul divenire
Con Animali, Salvatore Giordano ci offre non solo una raccolta poetica, ma un vero e proprio trattato filosofico in versi, capace di interrogare l’essenza stessa dell’esistenza umana.
La silloge si configura come un’indagine lucida e disincantata sulla condizione dell’uomo, privo di illusioni metafisiche e consapevole della propria natura animale. Giordano, con un linguaggio asciutto e penetrante, ci conduce attraverso le pieghe del corpo e della materia, in un continuo dialogo tra vita e dissoluzione, tra presenza e assenza.
Il poeta abbraccia una visione materialista e ciclica dell’esistenza: la carne cede al tempo, le ossa si piegano alla terra, e l’uomo si dissolve nella polvere per tornare a nutrire il suolo. Non c’è traccia di spiritualità salvifica o di un aldilà consolatorio; c’è piuttosto l’accettazione serena e radicale di un ciclo cosmico, dove ogni forma di vita si intreccia con la morte per rigenerarsi in altra vita.
In questa prospettiva, la morte non è un annientamento definitivo, ma una trasformazione inevitabile: “Nutriremo il ventre di terre affamate, / radici che ignorano nomi e memorie.” Il poeta demolisce l’illusione dell’individualismo e dell’eternità dell’io, restituendo all’uomo la sua essenza effimera e interconnessa con il tutto.
C’è in Animali una forte eco di pensatori come Democrito, Lucrezio e Nietzsche, i quali hanno esplorato la caducità dell’essere e l’incessante divenire della materia. Ma Giordano va oltre: nella sua visione, la dissoluzione non è solo perdita, bensì una forma di rinascita silenziosa e segreta, in cui “da ogni fango spunterà un’erba, / senza memoria di chi siamo stati.”
La forza filosofica di questa raccolta risiede proprio nella capacità di fondere riflessione esistenziale e immagini poetiche, offrendo al lettore non solo una comprensione razionale del ciclo vitale, ma un’esperienza estetica ed emotiva profonda.
Animali è, dunque, un’opera che interroga la nostra identità e il nostro rapporto con la natura, invitandoci ad abbandonare le illusioni dell’eternità e a riconciliarci con la bellezza fragile e transitoria dell’essere.
Salvatore Giordano Admin –
“Animali” di Salvatore Giordano: la poesia come sintesi di materialismo occidentale e visione orientale
Con Animali, Salvatore Giordano si pone come una delle voci più autentiche della poesia contemporanea, capace di tradurre in versi una visione del mondo radicalmente ateistica e materialista. Tuttavia, ciò che rende questa silloge unica è la capacità dell’autore di intrecciare la tradizione filosofica occidentale, da Democrito a Lucrezio, con echi e suggestioni tipici delle visioni orientali, in particolare induiste e buddhiste.
Giordano ci restituisce una realtà priva di trascendenza, in cui la carne si consuma, le ossa si sgretolano e l’essere si dissolve nella materia, senza alcuna promessa di redenzione o eternità. “Siamo fatti di carni adeguate / utili a nutrire vermi batteri rettili uccelli / e mammiferi come noi.” Qui, la poetica dell’autore si radica nel pensiero materialista greco, che nega l’immortalità dell’anima e abbraccia la ciclicità della natura.
Eppure, in questa disillusione radicale, emergono anche suggestioni tipiche delle filosofie orientali: l’accettazione serena del divenire, la consapevolezza dell’impermanenza e l’assenza di un io stabile e permanente. Giordano sembra suggerire che la dissoluzione del corpo e l’assorbimento nella terra non siano una perdita, ma piuttosto un ritorno all’Uno cosmico, dove ogni distinzione tra soggetto e oggetto si dissolve.
Nel suo materialismo contemporaneo, l’autore riesce a coniugare la lucidità razionale della filosofia occidentale con la quieta accettazione del ciclo vitale tipica delle tradizioni orientali. La morte, così, diventa un passaggio inevitabile e naturale, dove “da ogni fango spunterà un’erba, / silenziosa, senza memoria, / senza traccia di chi siamo stati.”
Con uno stile essenziale e potente, Animali non è soltanto una riflessione sulla caducità dell’essere, ma un invito a riconoscere la bellezza di un’esistenza che si dissolve e si rigenera in un eterno fluire di materia e vita